Cooper aumenterà la produzione in Europa

Attualmente Cooper Tire&Rubber gestisce otto impianti produttivi tra Americhe, Asia ed Europa, e la produzione di tutti gli impainti è venduta nel mercato europeo. Tuttavia la società ritiene che il valore del marchio possa essere rafforzata aumentando la percentuale di pneumatici costruiti e venduti in Europa.

“Se ci concentriamo su una proposta di valore che si adatti alla velocità del mercato, al servizio al cliente e al tasso di riempimento – spiega il direttore generale di Cooper Tire Europe, Jeff Schumaker, durante l’evento di lancio del nuovo pneumatico Zeon CS Sport – crediamo che sia necessario per noi fare una elevate percentuale dei nostri prodotti per l’Europa in Europa. Negli ultimi due anni abbiamo aumentato le nostre importazioni dalla Cina, tuttavia riteniamo che quelle inizieranno a scendere, mentre aumenteremo la nostra produzione in Serbia”. La capacità produttiva dell’ex stabilimento Trayal di Kruševac, del quale Cooper ha assunto ufficialmente la guida nel marzo 2012, è già passata da 1 milione di unità dell’anno scorso a più di 1,5 milioni previste per il 2013, e i piani di Cooper prevedono che l’impianto possa superare i 2,25 milioni di unità prodotti annualmente.

“Nel 2010-2011 – prosegue Schumaker – la percentuale di produzione europea venduta in Europa era pari o inferiore al 50%. Tuttavia, con la diminuzione di alcune importazioni dalla Cina e il decollo della produzione nel nostro impianto in Serbia, crediamo di essere in grado di produrre in Europa l’80-90% di ciò che venderemo sul mercato europeo. Una parte fondamentale della nostra strategia globale coinvolge la nostra fabbrica serba”. Ad oggi, Cooper ha investito più di 50 milioni di dollari nello stabilimento di Kruševac: “Abbiamo installato un sacco di apparecchiature nuove – prosegue Schumaker – e abbiamo anche raddoppiato le dimnsioni della fabbrica”. Le linee di prodotti fabbricate in Serbia sono il pneumatico estivo CS2 e i pneumatici chiodati SA2 e ST3.

La produzione europea di Cooper subì un brutto colpo parecchi anni fa, quando parte della produzione dell’impianto di Melksham, in Inghilterra, venne trasferita in Cina, con una conseguente riduzione del 20% della forza lavoro inglese, nel 2010. La capacità produttiva dell’impianto di Melksham è così passata dai 2,5 milioni di pneumatici prodotti nel 2008 a poco più di 1,5 milioni nel 2012. Un declino che però Schumaker precisa come “ormai sia stabilizzato”.

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