Carlo Tagliabue lascia l’azienda

E’ ufficiale: Carlo Tagliabue lascia l’azienda di famiglia. Questa mattina, appena uscito dall’ufficio del notaio, dove ha rassegnato le proprie dimissioni e ha ceduto le proprie quote aziendali, Carlo Tagliabue ha voluto condividere questa decisione, che ha assunto “con immenso dispiacere”, con tutti gli amici della società di Villasanta (MB) Tagliabue Gomme Gross. Lo ha fatto con una lettera aperta in cui spiega le ragioni della sua  scelta, ma soprattutto la passione e i valori, con cui in questi anni ha guidato la storica azienda italiana.

Riportiamo di seguito il testo della lettera:

A tutti gli amici della Tagliabue Gomme

Oggetto: dimissioni e cessione quote

     “La mia avventura in Tagliabue Gomme Gross ebbe inizio nel 2004 e fin dal primo giorno in cui entrai negli uffici di Lissone decisi di dedicare anima e corpo al mio lavoro. Lo feci senza paura alcuna di mettere in gioco la mia figura, nel nome dei valori che la mia famiglia mi trasmise: onesta, bontà, generosità e dedizione. E poi entusiasmo, tanto entusiasmo. Talmente tanto da risultare contagioso e tale da trasformare l’azienda in un gruppo giovane, energico ed empatico. Poco importava se qualche parassita si avvicinava per prendere spunto, copiare o peggio ancora sottrarre idee e contenuti; abbiamo sempre pensato al nostro lavoro e avevamo posto il divieto assoluto di parlare dei nostri competitor, né male, né – ovviamente – bene. Il tempo è una risorsa unica e lo abbiamo sempre dedicato a noi, alla nostra azienda. I numeri hanno inoltre sempre confermato che questi ideali, oltre agli ovvi fondamenti professionali necessari, risultino essere una chiave di volta per il raggiungimento degli obiettivi lavorativi e soprattutto di vita: la felicità.

     Le aziende infatti, come anche i paesi e le nazioni, si riconoscono dal popolo che le rappresentano: se vi è successo è ormai pacifico che il merito sia automaticamente assegnato alle persone che ve ne prendano parte. Dall’altro lato, se vi è fallimento ci si aggancia alla parola crisi, quasi come a volere puntare il dito fuori dalla finestra, verso un vento invisibile che picchia in prua piena e che mai se ne andrà. Le crisi, siano esse personali, familiari o aziendali, non vanno evitate con battute poco simpatiche e fuorvianti, ma bensì riconosciute e attraversate con spirito innovativo, perché non sono le aziende più forti a sopravvivere, ma quelle più predisposte al cambiamento.

     Per questo motivo, per una palese divergenza di visioni con la compagine societaria attuale, ho deciso con immenso dispiacere di lasciare questa squadra, con la quale avevamo costruito le solide basi per garantire al marchio Tagliabue Gomme una visibilità internazionale e in linea con quelle che saranno le semantiche del nuovo rinascimento che stiamo ormai per affrontare.

     Auguro alla Tagliabue Gomme, sotto la saggia e dinamica guida imprenditoriale di mio cugino Andrea, lunga vita e prosperità.

                                                                                                              Carlo

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