Fusione Apollo-Cooper, il 30 settembre votano gli azionisti americani

Prosegue l’iter per la fusione tra Apollo Tyres e Cooper Tyre&Rubber. Il 30 settembre gli azionisti di Cooper registrati entro il 30 agosto voteranno sì o no all’acquisizione da parte del gruppo indiano. Nel mese di giugno Apollo Tyres ha offerto 35 dollari per azione per la società americana, valorizzando l’intera operazione circa 2.5 miliardi di dollari (1 miliardo e 897 milioni di euro al cambio attuale). I consigli di amministrazione delle due società hanno già approvato all’unanimità l’accordo. Nel comunicato ufficiale di Cooper Tyre&Rubber che annuncia l’assemblea, la società americana non ha nascosto l’entusiasmo per l’imminente accordo. Per bocca del suo amministratore delegato, Roy Armes, ha fatto sapere che “Una volta completata, la transazione unirà due grandi aziende dando vita ad un leader mondiale nella produzione e distribuzione di pneumatici”.

Mentre i vertici societari si dimostrano soddisfatti della fusione, al contrario prosegue la serrata dei 5000 lavoratori della fabbrica cinese nella provincia di Shandong, frutto della joint-venture tra Cooper (che detiene il 65% della società) e Chengshang group. Gli operai, ritornati in fabbrica il 17 agosto dopo quasi un mese di sciopero, proseguono nel boicottaggio contro Cooper e hanno deciso di produrre solo le gomme a marchio Chenshang. Nei giorni scorsi i lavoratori hanno anche impedito l’accesso in fabbrica ai manager americani che, secondo Yue Chunxue, direttore del sindacato interno allo stabilimento, “Potrebbero affrontare il rischio di lesioni personali”. Al momento non ci sono altri dettagli relativi a quest’ultima vicenda, e non è chiaro se i manager americani avessero cercato di entrare in fabbrica. Quello che è certo è che gli operai cinesi non hanno intenzione di cedere: “A meno che l’acquisizione non venga annullata, continueremo il boicottaggio”, ha infatti dichiarato lo stesso Yue.

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