Continental amplia la produzione di pneumatici per bus e autocarro

Continental prosegue la propria strategia di crescita globale attraverso nuovi investimenti nello stabilimento di produzione di pneumatici per bus e autocarro di Puchov, in Slovacchia. Nei prossimi anni il costruttore tedesco investirà 100 milioni di euro nel più grande impianto produttivo dell’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) per aumentare la produzione di pneumatici dagli attuali 2,6 milioni ad oltre 3 milioni all’anno.

“Nonostante la situazione economica in Europa sia al momento difficile – commenta Andreas Esser, direttore Business unity per i pneumatici per veicoli commerciali di Continental – vediamo un notevole aumento della domanda per i nostri pneumatici truck&bus nel medio termine. Con l’esplorazione dei mercati in crescita dell’Europa orientale, del Medio Oriente e dell’Africa prevediamo un ulteriore sviluppo nei prossimi anni. Per soddisfare questa domanda crescente dobbiamo ampliare e aggiornare ulteriormente il nostro impianto produttivo più grande dell’area. Le tempistiche esatte degli incrementi di capacità produttiva e i relativi investimenti dipenderanno dagli sviluppi del mercato e dalla sua influenza nella richiesta di pneumatici per bus e autocarro”.

L’impianto di Puchov non vedrà solo un aumento della capacità produttiva, ma sarà oggetto di lavori di miglioramento dei macchinari e delle infrastrutture al fine di raggiungere la massima efficienza produttiva. “Per sostenere la nostra posizione di leadership tecnologica e per fornire ai nostri clienti prodotti best-in-class – sottolinea Thierry Wipff , capo della Produzione di pneumatici per veicoli commerciali di Continental – ottimizziamo costantemente i nostri processi e le tecniche produttive. Inoltre, Puchov sarà il primo impianto per la produzione della nostra nuova Generazione 3 di pneumatici per autobus. Con questo investimento, aumenteremo la nostra flessibilità nel seguire le richieste del mercato”. Dall’inizio del 2013 Continental ha già annunciato un piano di espansione per le sue attività a Mount Vernon (USA) del valore di 95 milioni di dollari (circa 70 milioni di euro).

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