Tony Kanaan, al 12esimo tentativo è “Sì” con la 500 miglia

Al 12esimo tentativo Tony Kanaan  fa sua la 500 miglia di Indianapolis. Il brasiliano, portacolori del team Vasser, ha raggiunto la testa della corsa solo a tre giri dalla fine e ha chiuso vittoriosamente al termine di una corsa come sempre ricca di emozioni. Al secondo posto Carlos Munoz, al suo debutto nella gara più famosa del mondo, mentre sul terzo gradino del podio è salito Ryan Hunter-Reay, beffato dal duo di testa quando ormai stava assaporando il gusto della vittoria. La 97esima edizione della 500 miglia è vissuta sul filo dei centesimi e con continui avvicendamenti anche grazie alla scelta di Firestone di portare nel catino dell’Indiana gli stessi pneumatici che stanno regalando nella stagione 2012 veri record di cambi di leadership. Sei sono stati i pit stop fatti dai piloti di vertice.

“Sono orgoglioso di avere vinto a Indianapolisi con pneumatici Firestone – ha commentato a fine gara Kanaan – perché da quando sono arrivato in America, nel 1996, non ho corso che con loro. La gente dimentica quanto sia pericoloso questo sport e quanto sia importante avere fiducia nelle gomme che si utilizzano. Sono una delle componenti più importanti di una vettura da corsa”.

Anche il proprietario del team vincitore, Jimmy Vasser, elogia Kanaan e la resa dei pneumatici Firestone (che a Indianapolis ha inanellato la 64esima vittoria): “Non potevo certo vincere questa gara per conto mio, ho dovuto assumere la persona giusta per farlo. Quando sta riavviarsi la corsa a tre giri dal termine e al volante hai Tony Kanaan, sai di andare sul sicuro. I pneumatici sono stati fantastici, non hanno mai dato il minimo problema. Sono felice per Tony, ci aveva provato tante volte, e sono felice anche per me come proprietario. Sono parte della famiglia Firestone, ho vinto tutte le mie gare con loro”.

“E’ stata forse la 500 miglia migliore che io ricordi – ha spiegato Al Speyer, direttore esecutivo di Firestone racing – con molti nuovi record stabiliti e un vincitore meritevole ed estremamente popolare come Tony Kanaan. Quando la gara è sicura e si conclude senza incidenti gravi poi siamo ancora più contenti”.

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