Superbike a Monza: da Pirelli soluzioni ad hoc

La Superbike arriva a Monza e trova le novità di Pirelli. Il costruttore italiano è pronto a correre sulla pista di casa con i nuovi pneumatici Diablo Superbike da 17 pollici per la classe regina e Diablo Supercorsa SC per le classi Supersport, Superstock 1000 e Superstock 600. In particolare Pirelli porta per le gomme posteriori nuove soluzioni, come il rinforzo della mescola nella sezione centrale, in grado di prevenire inconvenienti quali il blister, tipici di circuiti molto veloci e provanti come quello brianzolo e accentuati dalle grandi potenze raggiunte dagli attuali motori. La lunghezza dei rettilinei, la permanenza ad alta velocità e la violenza delle staccate stressano la parte centrale del pneumatico con sollecitazioni uniche tra tutti i circuiti del mondiale, richiedendo un grosso impegno del centro della sezione del pneumatico a causa dei lunghi rettilinei e delle forti staccate. L’energia termica sviluppata ad angolo di inclinazione nullo sia in accelerazione che in frenata è superiore di circa 5 volte quella sviluppata ad Assen.

Nel caso poi che le condizioni climatiche si rivelino instabili come accaduto lo scorso anno, Pirelli metterà a disposizione dei piloti una nuova arma, il pneumatico intermedio Diablo Wet. Un pneumatico che si pone a livello intermedio tra il Diablo Superbike e il Diablo rain, studiato e realizzato proprio per essere utilizzato se la gara partisse in condizioni di pista bagnata che però si va asciugando e viceversa oppure, come tipico del circuito di Monza, se dopo una precipitazione alcune parti del circuito fossero completamente bagnate per via della copertura degli alberi sovrastanti mentre altre fossero già quasi asciutte.

Una soluzione che potrebbe rivelarsi preziosa anche vista l’introduzione della regola del “Flag to flag”, che non prevede la sospensione della gara nemmeno in caso di condizioni climatiche particolarmente avverse, con i piloti che potranno effettuare il pit stop per cambiare le gomme, perdendo però molto tempo. Proprio per questo motivo il nuovo intermedio, se queste dovessero essere le condizioni di gara, potrà rivelarsi prezioso in ottica tattica di gara e per evitare un eventuale pit stop che, diversamente, sarebbe inevitabile.

“Per Pirelli quella di Monza è da sempre vissuta e percepita un po’ come la gara di casa perchè la nostra sede centrale dista pochi chilometri dall’autodromo” – dichiara Giorgio Barbier, Racing Director di Pirelli moto – Inoltre questo tracciato è in assoluto il più provante, insieme a Phillip Island, per quanto riguarda gli pneumatici per via dei suoi rettilinei molto lunghi. A questo si aggiungano le problematiche legate alla variabilità metereologica che lo scorso anno ci ha dato un assaggio dei disagi che potrebbe creare pur se quest’anno, grazie anche al nuovo intermedio progettato, siamo fiduciosi di poter affrontare le condizioni più ostiche. Negli anni passati, proprio per fronteggiare le criticità di cui parlavo poc’anzi, abbiamo sempre sviluppato degli pneumatici da 16,5 pollici che avevano come caratteristica non solo una sezione centrale in mescola più resistente ma anche un profilo maggiorato, quest’anno la sfida più grande è stata quella di creare delle soluzioni analoghe e al contempo migliorative rispetto alle precedenti sempre restando sul 17 pollici come dimensioni.”

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