Mescole Pirelli P Zero medium e soft per il Gran Premio di Cina

Per la Cina, terza tappa del campionato di Formula Uno, e per la prima volta quest’anno, Pirelli porta in pista la combinazione P Zero White medium e P Zero Yellow soft. Un binomio ideale per il circuito cinese, ben noto per la sua superficie liscia e poco abrasiva e per le temperature ambientali e della pista non elevate. La flessibilità delle due mescole consentirà ai Team di mettere in atto diverse strategie. La pioggia, elemento ricorrente nelle prime due gare del Campionato 2013, non è inusuale in Cina, questo potrebbe far scendere in pista ancora una volta il Cinturato Verde intermedio e il Cinturato Blu full wet.

“A Shanghai abbiamo spesso assistito a gare emozionanti, dove la strategia è sempre stata al centro dell’attenzione”, ha dichiarato Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli. “Nonostante quest’anno tutte le nostre mescole siano più morbide, con un degrado volutamente più estremo e migliori performance, l’esperienza dimostra che piloti e Team non hanno bisogno di molto tempo per imparare a gestirle al meglio. Il circuito di Shanghai è meno aggressivo per i pneumatici di quanto non sia quello malese, tuttavia prevediamo che la maggior parte dei piloti opti per una strategia a tre soste, anche se alcuni potrebbero provare a farne due. L’anno scorso il Gran Premio cinese è stato vinto da Nico Rosberg, che riuscì a utilizzare al meglio i pneumatici durante tutto il weekend. È la dimostrazione di cosa sia possibile fare, a questo punto della stagione, con una corretta gestione degli pneumatici”.

Jean Alesi, brand ambassador Pirelli, ha aggiunto: “Il circuito cinese è atipico rispetto agli altri e, anche se non vi ho mai corso, è una bella pista. Dal punto di vista delle gomme, i piloti dovranno trovare il miglior compromesso tra prestazioni e degrado, come è sempre stato in Formula Uno. Nella mia carriera di pilota ho corso con molti e differenti regolamenti, con diversi produttori di pneumatici – anche nell’era delle gomme da qualifica – nonostante le differenze, ritengo che Pirelli sia la società che ha dato il maggior divertimento ai fan: infatti, finora abbiamo assistito a due gare fantastiche. È esattamente quello che è stato chiesto, inoltre, ritengo che sia proprio ciò di cui lo sport ha bisogno. Una cosa che non cambierà mai è che saranno sempre i migliori Team a vincere: infatti, credo che non abbia senso lamentarsi, perché sarà sempre così. Qualsiasi regolamento si abbia”.

I pneumatici dal punto di vista del circuito

• Le curve impegnative (basti pensare alla quasi circolare curva 1) e le aree di forte decelerazione del circuito cinese sottopongono gli pneumatici anteriori a un elevato carico. Infatti, in Cina l’anteriore sinistro deve affrontare la più brusca frenata dell’intero Campionato.

• La curva chiave del circuito di Shanghai è la 13: una lunga curva a destra leggermente inclinata, dove il carico sulle gomme è in continuo aumento man mano che si accelera verso il rettilineo.

• Mescole Pirelli medie e soft anche nel GP cinese del 2012, quando Nico Rosberg si aggiudicò la gara con una strategia a due soste. Rosberg partì con le morbide e poi ha completato due stint con le medie. Button e Hamilton, classificatisi secondo e terzo sul podio, si fermarono tre volte: partiti con gomme morbide, si fermarono per montare un nuovo set ancora di morbide per poi completare i due stint finali con le medie. Anche, Webber, il quarto pilota classificato scelse una strategia a tre pit stop, ma corse un unico stint sulle morbide e altri tre sulle medie. Due pit stop per il quinto posto di Vettel con una strategia simile a quella di Rosberg.

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