Risultati e obiettivi Pirelli confermano il focus sul segmento premium

Pirelli ha presentato il progetto di bilancio per l’esercizio 2012, dichiarando di avere registrato una “profittabilità record grazie alla focalizzazione sul segmento premium e alle efficienze”. I risultati 2012 del gruppo Pirelli evidenziano una crescita dei principali indicatori economici rispetto al 2011, in particolare della profittabilità nonostante il difficile contesto macroeconomico specie nei mercati europei. Il posizionamento di Pirelli sui prodotti Premium e sui mercati a rapido sviluppo economico nonché il progressivo miglioramento del piano di efficienze ha consentito di raggiungere un livello di redditività tra i più elevati del settore tyre.

A livello consolidato i ricavi al 31 dicembre 2012 sono pari a 6.071,5 milioni di euro, in aumento del 7,4% rispetto ai 5.654,8 milioni di euro del 2011. Alla crescita del fatturato ha contribuito in misura sempre più rilevante lo sviluppo dei ricavi Premium, pari a 2.075,4 milioni di euro (+20,9% rispetto al 2011), la cui incidenza sui ricavi consumer passa dal 43,7% del 2011 al 47% del 2012.

I ricavi di Pirelli Tyre al 31 dicembre 2012 ammontano a 6.031,3 milioni di euro, in crescita del 7,7% rispetto ai 5.601,6 milioni di euro dell’anno precedente. La variazione al netto dell’effetto cambi, negativo per l‘1%, ha evidenziato un incremento dell’8,7%. La componente volume, escluse le attività russe e la catena distributiva in Svezia, è stata negativa del 5,6%, ma più che compensata dall’apporto della componente prezzo/mix positiva per il 10,2% che riflette sia la stabile politica dei prezzi sia la focalizzazione sul segmento Premium, i cui volumi sono cresciuti del 12,6%. L’ampliamento del perimetro, rappresentato dalle attività in Russia e dalla catena distributiva in Svezia, ha contribuito a livello di ricavi con il +4,1%.

L’Europa rappresenta ancora il principale mercato Premium, seppur con una crescita nel 2012 ridotta al 4% a causa della forte crisi dei consumi in atto, mentre il Nafta ha registrato un tasso di sviluppo del 35%.

I mercati emergenti a fine 2012 complessivamente rappresentano il 22% dei ricavi Premium e mostrano un’accelerazione del tasso di sviluppo, nel 2012 pari a +69% rispetto al 2011.

La focalizzazione sui prodotti alto di gamma, caratterizzati da più elevata profittabilità, unitamente ad una politica di prezzi rigorosa, ha consentito di assorbire ampiamente il calo dei volumi specie nei mercati europei e i correlati costi di insaturazione delle fabbriche, nonché maggiori oneri per ristrutturazioni al fine di creare maggiore competitività nel lungo termine.

Le efficienze raggiunte a fine anno sono state pari a 158 milioni di euro, +31% rispetto al target iniziale fissato per il 2012, e sono state conseguite prevalentemente grazie alla crescente presenza industriale nei paesi a minori costi produttivi e alla progressiva razionalizzazione di costi fissi, generali e amministrativi.

Il risultato operativo consolidato post oneri di ristrutturazione è pari a 780,8 milioni di euro , in crescita del 34,2% rispetto ai 581,9 milioni di euro di fine 2011, con un margine ebit pari al 12,9%, + 2,6 punti percentuali rispetto al 2011. Tale risultato, in linea con il target di redditività di “circa 13%" incorpora maggiori oneri di ristrutturazione (39,1 milioni di euro) rispetto a quanto precedentemente indicato (30 milioni di euro). Nel corso dell’ultimo triennio l’Ebit consolidato post oneri di ristrutturazione è più che triplicato, passando dai 250 milioni di euro dell’esercizio 2009 (dato a parità di perimetro) ai 780,8 milioni del 2012, con una crescita del 212%.

Il risultato netto è pari a 398,2 milioni di euro, in crescita del 27,4% rispetto ai 312,6 del 2011. Nel 2011 il risultato netto complessivo era stato pari a 440,7 milioni di euro per effetto di un impatto positivo non ricorrente pari a 128,1 milioni di euro legato all’iscrizione di imposte differite attive pregresse a seguito del cambiamento della normativa fiscale in Italia.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2012 è pari a 1.205,2 milioni di euro (rispetto al target di “maggiore o uguale a 1,2 miliardi di euro”), in miglioramento di 663,6 milioni di euro rispetto al passivo di 1.868,8 milioni del 30 settembre 2012 (-737,1 milioni di euro al 31 dicembre 2011), grazie all’andamento particolarmente favorevole del flusso netto della gestione operativa, che nel solo quarto trimestre è stato positivo per 730,8 milioni di euro, per effetto della significativa riduzione del capitale circolante, grazie alle azioni sulle scorte e all’incasso dei crediti commerciali. Nel 2012 il flusso netto di cassa della gestione operativa è stato positivo per 262,7 milioni di euro (comprensivi di investimenti per 471 milioni di euro), mentre il flusso netto di cassa complessivo è stato negativo per 468,1 milioni di euro. Il valore include, oltre al flusso della gestione operativa, l’esborso per l’ampliamento del perimetro di attività per 277,1 milioni di euro di cui 170,9 milioni di euro relativi all’acquisizione dei due siti produttivi in Russia e 106,2 milioni di euro legati alla acquisizione di due catene di distribuzione retail in Brasile e Svezia.

Nel 2012 la Capogruppo ha distribuito dividendi agli azionisti pari a 132,3 milioni di euro. Pur a fronte di risultati in forte crescita, tanto più in un contesto di crisi congiunturale globale, nessun premio variabile al management per l’esercizio 2012 per il mancato raggiungimento delle soglie di accesso del piano di incentivazione

Oltre ad aver rafforzato la penetrazione commerciale con l’acquisizione delle due nuove catene di distribuzione internazionali sopra citate, Pirelli nel 2012 ha ulteriormente rafforzato la presenza geografica globale nei mercati ad elevata crescita economica completando l’investimento in Russia e avviando la produzione in Messico, nella nuova fabbrica di Silao, di soli prodotti alto di gamma destinati al mercato nord americano. In Italia, Pirelli ha accelerato il processo di focalizzazione del polo di Settimo Torinese, il più avanzato tecnologicamente del gruppo, convertendo la produzione da pneumatici truck a car alto di gamma a maggiore redditività.

L’impegno nelle attività di ricerca e sviluppo, fondamentale per assicurare una costante innovazione di prodotto, si è mantenuto in linea con i più elevati livelli del comparto; nel 2012 Pirelli ha investito complessivamente 178,9 milioni di euro (2,9% delle vendite) di cui 142 milioni di euro per attività legata a prodotti Premium (pari al 6,8% dei ricavi del segmento). Tali investimenti sono destinati a creare prodotti che oltre a migliorare costantemente le performance, migliorano la sicurezza a beneficio delle persone e dell’ambiente.

Nel corso del 2012, Pirelli ha continuato a innovare il portafoglio prodotti, arricchendo la linea Cinturato con il P7 Blue. Tale prodotto ha ottenuto, in linea con la nuova normativa europea sulla sicurezza e l’ambiente (“labeling”), la doppia “A” grazie ai ridotti spazi di frenata sul bagnato e alla bassa rolling resistance. Nel segmento invernale, Pirelli ha lanciato lo Scorpion Winter, nuovo pneumatico per il segmento SUV sviluppato dai ricercatori della società per minimizzare gli spazi di frenata in tutte le condizioni meteo e massimizzare la trazione su neve, ottimizzando la precisione di guida.

Prospettive per l’esercizio in corso

In uno scenario macroeconomico 2013 che prospetta per l’Europa stagnazione e per i paesi a rapido sviluppo economico tassi di crescita del Pil nell’ordine del 2-3% e con la Cina al +8,2%, il mercato mondiale degli pneumatici car è previsto in crescita del 2,5% (circa 1,347 milioni di pezzi) essenzialmente per lo sviluppo del segmento Premium che continua a crescere ad un tasso almeno triplo (oltre +7%) rispetto al non Premium. In termini percentuali il Premium nel mondo raggiungerà nel 2013 il 13,3% (12,7% nel 2012).

A livello geografico, si ampliano le dinamiche già registrate nel corso del 2012:

-i mercati maturi avranno uno sviluppo contenuto (+1%) e prevalentemente sostenuto dalla crescita del Premium al +3,8% che dovrebbe rappresentare a fine anno il 18,2% del mercato (dal 17,7% del 2012);

– i mercati emergenti dovrebbero registrare un incremento del 4% con uno sviluppo del Premium di circa il 15% con una incidenza sul totale dell’8,5% a fine 2013 (dal 7,7% del 2012)

Il mercato dei pneumatici truck radiali è previsto in crescita del 4,8% (circa 136 milioni di pezzi) con trend similare nei mercati maturi (+5,3% a 37 milioni di pezzi) ed emergenti (+4,6% a 99 milioni di pezzi) In tale scenario Pirelli conferma la strategia di focalizzazione sul Premium con l’obiettivo di:

– migliorare nei mercati maturi il posizionamento sul canale ricambio facendo leva sulla più forte presenza nel primo equipaggiamento;

– cogliere nei paesi emergenti le molte opportunità di crescita Premium.

Tali obiettivi si rifletteranno per il 2013 in:

– volumi totali in aumento tra il 3%-4% con un trend ‘high single digit’ nei mercati emergenti e sostanziale stabilità rispetto al 2012 nei mercati maturi;

– il segmento Premium sarà il driver di crescita con un tasso di sviluppo nell’esercizio tra il 13% ed il 14%;

– Il price/mix è previsto in crescita tra il 4%-5%;

– I cambi sono attesi in riduzione per circa il 4%.

I ricavi totali sono quindi previsti in aumento tra il 4%-5% a 6,3-6,4 miliardi di euro.

Per perseguire gli obiettivi sopra descritti sul Premium, Pirelli nel corso del 2013 sosterrà in ambito commerciale maggiori costi per lo sviluppo di azioni di marketing e di miglioramento del servizio al cliente e sotto il profilo industriale maggiori costi per l’accelerazione della conversione di capacità al Premium, lo sviluppo nelle fabbriche in Russia e Messico, l’avvio della nuova fabbrica in Indonesia per il business moto.

L’intensa attività di investimenti nell’ultimo biennio e le recenti acquisizioni delle fabbriche in Russia e delle catene distributive in Brasile e Svezia comportano nell’anno una significativa crescita degli ammortamenti.

Tali azioni, finalizzate a migliorare il posizionamento competitivo, saranno finanziate nell’esercizio dal progressivo avanzamento del piano di efficienze, quantificabili per il 2013 in almeno 70 milioni di euro, e da un più favorevole trend atteso, rispetto al 2012, del costo delle materie prime (in particolare per la gomma naturale). I costi di ristrutturazione sono previsti in circa 30 milioni di euro. Il target dell’Ebit viene quantificato in un range tra 810 ed 850 milioni di euro e quindi in un margine di profittabilità stabile rispetto al 2012 o in leggero miglioramento.

A tale obiettivo di profittabilità la contribuzione dei segmenti di business Consumer e Industrial sarà la seguente:

Consumer:

– Ebit margin previsto superiore al 14% su ricavi che raggiungeranno circa 4,6 miliardi di euro scontando: crescita dei volumi tra il 3%-4% di cui il Premium in sviluppo a circa il 13%-14%;

– price-mix tra +4,5%-5,5%;

– cambi a circa -3% Industrial:

– Ebit margin a circa 12% su un fatturato pari a circa 1,7 miliardi di euro derivante da:

– volumi in aumento del 3,5%-4,5%

– price/mix al +4%/ +5%

– cambi a circa -5%

Gli investimenti sono previsti pari a circa 400 milioni di euro di cui il 35% destinato al mix e miglioramento di qualità, il 29% a manutenzione degli impianti, attività di logistica, sicurezza e ambiente, il 36% a riconversione di capacità da standard a Premium e nuova capacità Premium in economie emergenti.

A fine 2013 la capacità complessiva dovrebbe raggiungere per il consumer 69 milioni di pezzi di cui il 78% in Paesi a rapido sviluppo. La capacità Premium raggiungerà 33 milioni di pezzi (48% del totale) di cui il 63% situato in Paesi a rapido sviluppo e il 60% in nuovi impianti produttivi.

La generazione di cassa prima dei dividendi sarà positiva e superiore a 200 milioni di euro con un rapporto sul fatturato pari a circa il 3%. Tale target sarà raggiungibile con il miglioramento dell’Ebitda in un range da +70 a +110 milioni, investimenti pari a circa 400 milioni come sopra detto, un rapporto tra capitale circolante operativo su ricavi inferiore o uguale al 10%, tax rate al 35% ed un costo del debito pari a circa il 6,3%.

La posizione finanziaria netta a fine 2013 è prevista inferiore a 1,2 miliardi di euro prima dell’impatto Prelios.

L’Assemblea degli azionisti approverà il Bilancio 2012 il prossimo 13 maggio 2013. L’Assemblea sarà anche chiamata a deliberare in merito alla conferma del dott. Carlo Salvatori che cessa dalla carica di amministratore e a decidere in merito alla sostituzione del dott. Mario Greco, dimessosi in data 5 marzo 2013, e del prof. Paolo Ferro-Luzzi scomparso a novembre 2011.

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