L’Europa tiene d’occhio le materie prime e tra queste la gomma naturale

Patrick Lepercq, presidente di ETRMA (European Tyre & Rubber Manufacturers’ Association ), ha partecipato il 12 febbraio al primo incontro dell’High Level Group della European Innovation Partnership (EIP) sulle materie prime. L’obiettivo del gruppo di lavoro è garantire che l’accesso alle materie prime sia equo e sostenibile, mettendo a disposizione dell’Europa “una sufficiente flessibilità e delle alternative”.

Oggi il 75% della gomma naturale importata in Europa viene utilizzata nel settore dei pneumatici e il 93% di questa proviene dal Sud-Est asiatico. Indonesia, Malesia e Tailandia, che rappresentano il 66% della produzione mondiale e il 73% delle importazioni europee, hanno creato nel 2001 un consorzio che controlla l’output e il prezzo della gomma naturale e dal 2008, nonostante la crisi, questa sorta di cartello è stato utilizzato per alzare i prezzi della gomma. Anche il Vietnam, terzo produttore mondiale, è stato invitato ad entrare nel gruppo.

L’industria dei pneumatici dipende quindi da una specifica regione per l’approvvigionamento della principale materia prima ed ETRMA partecipa ai lavori dell’EIP perchè proprio l’accesso corretto e sostenibile alle materie prime è la chiave di volta per assicurare la competitività dell’industria europea.

Il gruppo di lavoro è diretto dal vicepresidente Antonio Tajani (responsabile per l’Industria), dal commissario Potočnik (responsabile per l’Ambiente) e dal commissario Geoghegan-Quinn (responsabile per la ricerca e l’innovazione) e include Ministri, la Banca europea per gli investimenti , organizzazioni di ricerca e amministratori delegati dell’industria.

In pratica l’EIP intende avviare dei meccanismi di innovazione, sia nel campo delle tecnologie che delle nanotecnologie, attraverso l’adozione di nuovi strumenti politici a livello europeo e di normative orientate all’innovazione a livello nazionale. A tal fine l’EIP riunirà gli Stati membri e le altre parti interessate (comprese aziende, associazioni, ONG e ricercatori) per sviluppare strategie comuni, mettere insieme capitali e risorse umane e garantire l’attuazione e la diffusione di soluzioni innovative in Europa.

Lepercq ha sottolineato la posizione e le priorità dell’industria europea dei pneumatici, afferamndo che “le aziende si aspettano che EIP promuova la trasparenza, la diversificazione degli approvvigionamenti e la capacità di costruzione di gomma per limitare le attuali distorsioni di mercato”.

In particolare ETRMA chiede di adottare le seguenti risoluzioni:

–          Sviluppare collaborazioni per gli investimenti diretti esteri, sia pubblici che privati, attraverso la creazione di meccanismi che consentano di incrementare la produzione di gomma sia nelle regioni tradizionali che in altre nuove. In particolare ETRMA suggerisce una maggiore cooperazione con organizzazioni internazionali, come l’African Union.

–          Introdurre misure vincolanti contro le restrizioni all’esportazione di materie prime e promuovere discussioni politiche bilaterali, intensificando in particolare le partnership tra UE e paesi che producono le materie prime.

–          Promuovere il dialogo tra Paesi consumatori e Paesi produttori in tutte le sedi internazionali appropriate, come il G20 e, più nello specifico per la gomma, l’IRSG (International Rubber Study Group)

–          Garantire che il mercato della gomma naturale non sia flasto da pratiche sleali

–          Inserire la gomma naturale nell’elenco delle materie prime critiche.

Infine ETRMA ha chiesto che le raccomandazioni del Piano Strategico, che verrà consegnato la prossima estate, vengano immediatamente tradotte in un piano d’azione.

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