Le distrazioni dei giovani al volante

Secondo una recente ricerca di Goodyear, un mondo di distrazioni aspetta i giovani automobilisti superconnessi di oggi. Quest’indagine rivela che i giovani continuano a telefonare, mandare sms e navigare su Internet anche quando sono al volante. Il 45% di loro ammette di parlare al telefono mentre guida e una sorprendente percentuale del 68% ha visto gli amici telefonare mentre erano al volante. La ricerca, che ha analizzato il comportamento di 6400 giovani automobilisti di età inferiore ai 25 anni, in 16 paesi (15 paesi europei e il Sudafrica), è stata concepita per fornire alcune idee interessanti sul comportamento dei giovani al volante.

“Oggi i giovani automobilisti hanno troppe distrazioni a portata di mano. Abbiamo utilizzato la nostra terza indagine annuale sulla sicurezza stradale per valutare esattamente fino a che punto questi oggetti hanno un impatto sulla sicurezza dei guidatori,”  spiega Daniela Poggio, Direttore Comunicazione Goodyear Italia e Grecia.

Mani sul volante, sguardo sul telefono

Contrariamente alle idee comuni, il cervello non è capace di svolgere diverse mansioni contemporaneamente, ma soltanto di eseguire compiti in sequenza, passando rapidamente da un compito all’altro. L’area del lobo frontale del cervello, responsabile dell’attenzione e della concentrazione, può essere facilmente confusa quando i guidatori intraprendono diverse azioni contemporaneamente, mettendo seriamente in pericolo la loro sicurezza e quella degli altri utenti della strada.

Esistono moltissime distrazioni che oggi si contendono l’attenzione dei giovani automobilisti quando salgono in macchina. Benché sia illegale nella maggior parte dei paesi, il 44% di loro parla al telefono mentre guida senza usare gli auricolari o il sistema viva voce.  Gli automobilisti svedesi e russi sono i peggiori trasgressori con il 70% mentre i sudafricani (61%) e i turchi (60%) li seguono da vicino. Gli inglesi, gli spagnoli e gli olandesi, con rispettivamente il 15%, il 26% e il 27%, sono quelli meno inclini a usare il telefono, il che evidentemente dimostra che un’applicazione più rigorosa della legge può essere efficace.

Inviare messaggi quando si guida è più pericoloso che telefonare: il 41% dei neopatentati ammette di avere mandato sms, email o di usare i servizi messenger mentre guida.  I giovani sudafricani, turchi e svedesi sono in cima alla lista con rispettivamente il 65%, il 56% e il 55% mentre i meno inclini a farlo sono gli spagnoli, i tedeschi e i britannici con il 31%, il 29% e il 14%.

La distrazione causata dall’effettuare altre azioni mentre si guida è nota dagli esperti come “cecità da disattenzione”, che fa sì che si guardino gli oggetti ma semplicemente non si vedano quando si sta parlando al telefono. Sapendo che la distrazione è un fenomeno sempre più diffuso, Goodyear lavorerà insieme alla Federazione Europea delle Autoscuole per fornire ai giovani una formazione più approfondita sulla guida sicura e responsabile sulle strade.

“Il mondo on-line di oggi offre chiaramente troppe distrazioni ai giovani automobilisti e questo riduce in modo significativo la loro capacità di concentrazione al volante,” afferma Gerhard von Bressensdorf, Presidente della Federazione Europea delle Autoscuole e. V. (EFA).  “La guida richiede la nostra concentrazione e attenzione al 100% e i giovani devono mettere da parte il telefono e le altre distrazioni per potere guidare in modo sicuro e responsabile.”

Le distrazioni non sono solo digitali

Se la nuova tecnologia offre indubbiamente un tipo particolare di distrazione, anche le attività più tradizionali continuano ad attirare l’attenzione dei giovani quando sono al volante. Il 58% di loro beve una bevanda e il 45% mangia di tanto in tanto mentre guida; alcuni giovani considerano chiaramente l’automobile come un prolungamento del lavandino o dello specchio di casa, perché il 14% ammette di truccarsi o di pettinarsi, oppure di farsi la barba mentre guida.

E’ più facile che i giovani ammettano il comportamento degli amici che il loro

Per quanto preoccupante, è più probabile che i giovani di età inferiore ai 25 anni ammettano un cattivo comportamento al volante da parte dei loro amici e dei loro pari, anziché da parte di se stessi. Le statistiche riguardanti il cattivo comportamento personale mostrano risultati nettamente inferiori e talvolta suggeriscono che i giovani negano di avere tali comportamenti.

Il 68% dei giovani ha visto gli amici telefonare tenendo il telefono in mano mentre guidano e il 62% li ha visti inviare sms, email e navigare su Internet. I russi e i sudafricani sono più inclini a menzionare questi comportamenti riferendoli ai loro pari (83% e 82%) mentre i britannici hanno una minore probabilità di farlo (37%).  I turchi hanno un’elevata probabilità di usare gli smartphone per inviare sms, email o andare on-line e il 78% riferisce di avere amici che adottano questi comportamenti. Sempre i giovani turchi sono quelli più inclini a truccarsi, pettinarsi o radersi mentre guidano (57%); invece i britannici, che rispettano la legge, sono i meno propensi a farlo con solo il 20%.  Un quarto dei giovani riferisce anche di avere visto gli amici leggere il giornale mentre guidano e il 24% dice di averli visti cambiarsi d’abito mentre sono alla guida.

Gli scienziati, che hanno studiato le persone che tentano di svolgere più compiti contemporaneamente mentre sono al volante, hanno osservato che questi automobilisti acquisiscono una falsa sicurezza e credono di potere completare una serie di azioni mentre stanno guidando. Il problema nasce quando si verifica un evento infausto e devono reagire in una frazione di secondo riducendo rapidamente la velocità o cambiando carreggiata. Allora risulta evidente come la loro capacità di giudizio sia indebolita.

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