Obiettivi e programmi di Assocatene

Il 20 dicembre 2012 è nata Assocatene, un’associazione che ha l’obiettivo di rappresentare in Italia i fabbricanti di catene da neve e promuovere la cultura della sicurezza sulle strade. Fanno parte della neonata associazione  Maggi Group, König, Thule e Weissenfels. PneusNews.it ha intervistato il presidente, ing. Alberto Guidotti, amministratore delegato di Thule Spa, per capire quali sono i programmi dell’associazione nei prossimi mesi e come il prodotto “catene da neve” possa rappresentare un business per i gommisti.

PN: Per quali motivi i costruttori/distributori di catene da neve hanno sentito l’esigenza di formare un’associazione di categoria?

AG: L’esigenza nasce in seguito alla situazione che si è verificata a dicembre dello scorso anno in occasione della proposta di revisione normativa  sul tema catene da neve /pneumatici invernali.

La norma fatta inizialmente passare in Senato prevedeva l’obbligo esclusivo di gomme invernali (e quindi il divieto di utilizzo delle catene) in condizioni di forti nevicate. Una decisione fuori luogo: proprio in situazioni di grandi nevicate e strade ghiacciate la catena da neve è l’unico strumento che permette ad auto e camion di muoversi in sicurezza.

Ci siamo trovati davanti a una decisione dal nostro punto di vista sbagliata nei contenuti, senza che ci sia stato un dialogo con le parti interessate. Motivo che ci ha spinto ad accelerare la decisone di costituire un’Associazione di Categoria dei produttori di catene da neve.  

Assocatene dunque si propone di essere  il punto di riferimento per portare la nostra competenza di esperti di neve e ghiaccio e contribuire a rendere ancora più sicura la circolazione invernale

PN: Qual è la vostra posizione sul tema Catene da Neve e Pneumatici Invernali?

AG: Non abbiamo mai considerato il pneumatico invernale come un nostro concorrente. Anzi, proprio la combinazione fra gomma invernale e catena è per noi un passo avanti verso la sempre maggiore sicurezza delle strade.

Ci sono però condizioni particolari in cui la catena è fondamentale quali ad esempio  strade in salita e in discesa, con pendenze anche solo del 2%, ed è proprio in queste circostanze che un’ autovettura ed ancor più un mezzo pesante corre grossissimi rischi, per sé e per gli altri.

E’ una situazione molto frequente nel nostro paese, basti pensare alla Serravalle, alla Cisa o al tratto autostradale Firenze-Bologna. Il pneumatico invernale garantisce buone performance a basse temperature ma nelle condizioni più dure non basta. La normativa in questione è sembrata uno stridore molto forte, senza alcun fondamento di ragionevolezza.

PN: Nei progetti di comunicazione 2013 è previsto qualcosa anche per gli operatori del settore (gommisti, officine,…)?

AG: Essendo appena nata, il primo passo di Assocatene sarà quello di coinvolgere attivamente tutti i produttori e gli operatori più significativi presenti in Italia per sensibilizzarli sull’importanza che il nostro contributo può dare all’intero settore e alla sicurezza sulla strada in generale. La missione di Assocatene, infatti, è proprio quella di operare per la massima sicurezza nella circolazione dei veicoli. Iniziamo in questi giorni un percorso di incontri e contatti mirati con i principali enti interessati a sviluppare la cultura della sicurezza su rete stradale in condizioni di neve e ghiaccio, in Italia e in Europa. In questo senso gli operatori di settore, gommisti, distribuzione professionale, istituzioni, saranno uno dei target  principali  della nostra azione. La strada sarà lunga ma siamo ben attrezzati.

PN: Le catene da neve possono essere un business anche per il gommista?

AG: Le catene da neve sono sempre state un business per i gommisti e lo sono tuttora anche se in misura minore, a causa del fatto che nella mentalità del consumatore si è radicata l’idea che i pneumatici invernali e le catene da neve siano prodotti alternativi.  In realtà la massima sicurezza, per sé e per gli altri, la si ottiene con la “combinazione” dei due prodotti e ben ce lo insegnano paesi dove la cultura della sicurezza è molto più radicata rispetto all’Italia.

In Germania ad esempio circa il 90% delle automobili è dotata di pneumatici invernali, ma l’utilizzo di catene è entrato nella mentalità dei consumatori come una ulteriore garanzia di sicurezza e sono pronti a spendere alcune decine di Euro per sentirsi tranquilli alla guida con qualunque condizione  del manto stradale.

Come Assocatene dobbiamo lavorare per accrescere la cultura e la sensibilità dell’utenza stradale sul tema della sicurezza, e se riusciremo a  fare ciò, sarà una opportunità ancora maggiore anche per il mondo dei gommisti.

PN: A quali clienti il gommista potrebbe consigliare le catene anziché i pneumatici invernali?

AG: A tutti i clienti, innanzitutto a coloro che anche d’inverno montano gomme estive e che non possono prescindere dall’uso delle catene in caso di neve, ma anche agli automobilisti che, pur avendo gomme invernali, sono attenti alla sicurezza e si trovano a viaggiare in Italia dove il territorio è per oltre il 75% collinare o montagnoso con pendenze da superare che richiedono qualcosa di più efficace dei soli pneumatici invernali. Fondamentali sono poi le catene da neve per tutti gli operatori “professionali”: autotrasportatori, operatori addetti alla pulizia strade, chi insomma per lavoro deve poter viaggiare con ogni condizione meteorologica e stradale.

PN: Esistono normative che garantiscano le prestazioni delle catene?

AG: Esistono normative internazionali e nazionali, in Italia si fa riferimento a norme Uni, e oggi si sta lavorando ad una armonizzazione europea che garantisca in modo univoco la qualità dei prodotti in termini di performance. Montare una catena certificata significa sapere che avremo un determinato spazio di frenata, o una precisa trazione del veicolo su fondo ghiacciato o innevato. La cosa veramente importante è acquistare un prodotto omologato a norma di legge.

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