FIC: il tuning in Italia deve essere tutelato come in Europa

Si è svolta il 20 gennaio, in occasione di Motor Bike Expo, una conferenza organizzata dalla Federazione Italiana Customizers su omologazione e certificazione delle personalizzazioni in Italia. L’obiettivo dell’incontro e dell’attività che sta svolgendo la Federazione e di allineare l’Italia alle altre nazioni europee, che permettono di aggiornare a libretto l’intero quadro che comprende le modifiche e le costruzioni. Regolamentando le preparazioni custom e tuning e legalizzando questo particolare mercato, le aziende italiane verrebbero messe nelle stesse condizioni dei colleghi europei che, già da molto tempo, sono tutelati dalle loro amministrazioni.

L’incontro, tenutosi presso la Fiera di Verona, ha visto la presenza di Manes Bernardini, consigliere regionale dell’Emilia Romagna e candidato al senato per la Lega Nord, che ha permesso un’apertura di dialogo con una parte di politica attenta alle medie e piccole imprese. Bernardini ha illustrato il profilo di uno studio, realizzato dall’università di Bologna, che stima il valore del bacino operativo in oggetto di circa 1,35 miliardi di euro in fatturato annuo, con potenziale incremento del 300% e relativo aumento occupazionale del 30%. “Tramite una solida unione del nostro settore artigianale e un’azione di sensibilizzazione presso le istituzioni, potremo raggiungere per la prima volta in Italia dei risultati favorevoli all’intero comparto del  tuning nazionale”, ha concluso Bernardini.

All’incontro hanno partecipato molti operatori di settore e rappresentanti di associazioni motociclistiche, quali AMI e CMI, a dimostrazione di un interesse comune e di uno spirito di solidarietà. A testimonianza della rilevanza della conferenza, nonostante le diverse esigenze e proporzioni che distinguono gli artigiani dalle industrie, tra gli uditori il Direttore ANCMA Pierfrancesco Caliari.

Relatore ed esperto della materia omologazioni e certificazioni è stato Emiliano Malerba, collaboratore di F.I.C, che ha chiaramente espresso l’attuale panorama tecnico e legislativo, condizionato dalla burocrazia che indiscutibilmente dev’essere rivista ed adeguata alle necessità degli appassionati, delle aziende e del territorio.

Andrea Panzani, titolare di Gray Indians, ha rappresentato la parte dei costruttori di accessori. Fabrizio Favre e Maurizio Mussini, in ordine Presidente e Vice Presidente FIC, oltre a rappresentare l’associazione hanno assunto la figura di moderatori.

A chiusura dell’incontro, la Federazione Italiana Customizer e i suoi associati hanno chiesto a Manes Bernardini di portare le problematiche affrontate e le esigenze delle piccole e medie imprese all’interno delle istituzioni nella prossima legislatura, al fine di trovare le soluzioni che fino ad oggi sono mancate.

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