Al via gli incentivi per l’acquisto di autocarri a basso impatto ambientale nel Comune di Roma

Dal 14 gennaio possono essere presentate, tramite i concessionari e/o le filiali delle società costruttrici e distributrici di autoveicoli, le richieste di contributo all’acquisto di autocarri a basso impatto ambientale (fino a 6,5 t) adibiti al trasporto merci o servizi tecnologici (commercio all’ingrosso, costruzione, riparazione e manutenzione e/o servizi di pulizia), previsti dal Comune di Roma. Lo scorso 21 settembre 2012, infatti, ANFIA, Unrae e Federauto hanno sottoscritto con il Dipartimento Mobilità e Trasporti del Comune di Roma, il “Protocollo d’intesa per l’erogazione di contributi all’acquisto di autoveicoli con massa totale a terra fino a 6,5 ton, adibiti al trasporto merci e servizi tecnologici”. Il Protocollo, il cui obiettivo è ridurre l’inquinamento da traffico urbano prodotto dagli autocarri e migliorare l’intero sistema della logistica merci nella ZTL della città di Roma, si inquadra nelle iniziative che il Campidoglio ha già sviluppato e attuato nell’ambito del Piano Strategico per la Mobilità Sostenibile, teso a garantire il giusto equilibrio tra le esigenze di accessibilità delle merci e di tutela della salute pubblica.

Gli incentivi verranno erogati a fronte della contemporanea rottamazione di autocarri Euro 2 ed Euro 3, i cui proprietari siano titolari del permesso annuale di accesso alle Ztl del Comune di Roma, fino ad esaurimento del fondo (circa 2,5 milioni di euro), con importi variabili in funzione del limite di massa totale a terra e dell’alimentazione.

“Il protocollo d’intesa costituisce un esempio di best practice nella collaborazione tra Amministrazione locale e rappresentanze del settore, nello specifico le associazioni della filiera produttiva (ANFIA), delle Case estere in Italia e dei concessionari – ha commentato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA. I vantaggi del provvedimento di incentivazione sono due: la sostituzione di veicoli inquinanti con veicoli a basso impatto ambientale e tecnologicamente più avanzati – anche in termini di efficienza energetica – ma anche l’ottimizzazione dei carichi. Il provvedimento, infatti, unisce la sostenibilità ambientale dei mezzi incentivati alla loro capacità di carico, coinvolgendo – con il limite massimo di 6,5 t di massa totale a terra – anche i veicoli dei segmenti superiori, in grado di ridurre il numero delle missioni intracity e migliorando così la logistica urbana delle merci. Positiva l’adozione di un approccio tecnologico neutrale, che coinvolge tutte le motorizzazioni ecologiche in linea con gli standard Euro 5 o superiori, compresa la tecnologia diesel per i veicoli fino a 3,5 t di massa totale a terra, e con una ripartizione ragionata dei contributi secondo il duplice criterio del tonnellaggio e dell’alimentazione. Importante, inoltre – ha concluso Vavassori – l’esportabilità della misura. Auspichiamo che Roma faccia da capofila di un progetto che presto si possa estendere anche ad altri Comuni italiani, per il miglioramento della logistica urbana in termini di impatto ambientale e di efficienza”.

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