Contraffazione ricambi: arriva il Vademecum per il consumatore

“Lotta alla contraffazione: la tutela dei consumatori e del corretto funzionamento dei mercati” è il titolo dell’incontro che si è tenuto il 10 luglio a Roma, presso la sede di Unioncamere, organizzato dalla Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione – UIBM del Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con 8 Associazioni dei Consumatori e 7 Associazioni di Categoria, tra cui Anfia. L’incontro ha costituito l’occasione per presentare 5 “Vademecum” per i consumatori, ciascuno dei quali dedicato a un settore merceologico particolarmente colpito dalla contraffazione: alimentare, abbigliamento, giocattoli, cosmetici, ricambi per auto/moto ed elettrodomestici.

In questa occasione Anfia, insieme ai suoi Associati, ha ribadito che il problema della contraffazione delle parti di ricambio mantiene un posto importante nell’agenda delle attività su cui l’Associazione si è impegnata negli ultimi anni. Il valore del giro d’affari mondiale della contraffazione ricambi è stimato intorno ai 16 miliardi di dollari e cresce al tasso annuo di oltre il 10% (dati OCSE). Secondo il CENSIS, il valore di questo mercato in Italia è di circa 120 milioni di euro, ovvero l’equivalente di ben il 15% dei ricambi venduti ogni anno in Europa. I prodotti maggiormente soggetti a contraffazione, a livello mondiale e secondo dati OCSE sono i dischi freno (18%), seguiti da tirante ria sterzo (17%), pastiglie freno (16%), ricambi motore (16%, filtri aria e olio (4%) e pompe olio (4%).

“Il fenomeno contraffattivo produce danni molteplici, mettendo a rischio non solo l’integrità del veicolo, ma anche la salute e la sicurezza di chi lo occupa, degli altri utenti della strada e dell’ambiente, visto che i materiali utilizzati per la costruzione dei ricambi contraffatti non rispettano le normative in materia di sicurezza e di tutela ambientale – ha dichiarato Riccardo Buttafarro, Coordinatore del Gruppo di Lavoro Aftermarket – Gruppo Componenti Anfia. “Nel nostro settore, per contrastare l’industria del falso occorre essere consapevoli, in primo luogo, della difficoltà, soprattutto per il consumatore finale, di individuare le varie tipologie di ricambi esistenti sul mercato (originali, equivalenti, alternativi, usati, rigenerati), in modo da poter riconoscere quelli effettivamente contraffatti; in secondo luogo, del fatto che l’unica leva all’acquisto non consapevole del ricambio contraffatto è il prezzo. Di qui la necessità di agire sia sul fronte della formazione alle imprese e alle agenzie di enforcement, sia sul fronte dell’informazione rivolta agli utenti finali”.

Il Vademecum, che prevede anche tre pagine dedicate alla nuova etichetta europea per i pneumatici,  offre 10 consigli pratici per effettuare gli acquisti di ricambi moto e auto. Secondo l’analisi effettuata dal gruppo di lavoro dell’Anfia, i prodotti maggiormente soggetti a contraffazione sono:

– sistemi frenanti a disco per auto e motoveicoli e relativi componenti (pastiglie e dischi freno);

– cinghie, tenditori, pompe acqua;

– fanali, luci targa, segnalatori rimorchio, fari lavoro;

– pistoni, cuscinetti motore, pompe acqua;

– proiettori, fanali, fari, fendi nebbia, motorini d’avviamento, alternatori, ecc.;

– candele, candelette, componenti di sistemi d’iniezione benzina e diesel, filtri, spazzole tergicristallo;

– cuscinetti, pompa acqua, galoppini tendi cinghia, punterie idrauliche, cuscinetti a rullini;

– testine sterzo;

– spazzole, frizioni;

– copriruota, sportelli carburante, mostrine comando riscaldamento, sigle.

Scarica il Initiates file downloadVademecum per il consumatore "La contrffazione degli elettrodomestici e dei ricambi auto e moto"

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