Mercato dell’auto: maggio a -8,4%

Secondo i dati diffusi da ACEA, e riferiti al complesso dei Paesi dell’Unione Europea allargata e dell’EFTA, il mercato europeo dell’auto chiude il mese di maggio a -8,4% con 1.150.434 unità immatricolate. Nei primi 5 mesi dell’anno, i volumi immatricolati ammontano a 5.641.371 unità, in flessione del 7,3% rispetto allo stesso periodo del 2011. “Il comparto automotive sta pagando a caro prezzo le conseguenze del clima di incertezza che permane nell’Eurozona a causa della crisi del debito e della mancata crescita – ha commentato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA. Secondo i dati Eurostat riferiti al mese di aprile 2012, la produzione industriale ha subito un calo tendenziale del 2,3% nei Paesi dell’Eurozona e dell’1,7% nel complesso dei Paesi dell’Unione Europea allargata (EU27). Solo nel Regno Unito, la produzione industriale rimane stabile. Rispetto ad aprile 2011, inoltre, si stima un aumento del numero dei disoccupati di 1.932 unità nell’Unione europea.

A maggio 2012, i prezzi al consumo crescono del 2,4% nell’area Euro e del 2,6% nell’UE27. A maggio, che mediamente ha contato un giorno lavorativo in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno il mercato dell’auto segna l’ottava caduta consecutiva che, questa volta, non risparmia neppure la Germania, con immatricolazioni in calo del 4,8% nel mese. Si tratta, comunque, della contrazione più contenuta a confronto con gli altri 4 major markets: Spagna a -8,2%, Italia a -14,3% e Francia a -16,2%, eccezion fatta per il Regno Unito che chiude a +7,9%. Nei primi cinque mesi dell’anno, solo il mercato inglese (+2,6%) e quello tedesco (+0,3%) scongiurano il segno meno.

“In Italia – continua Vavassori –  il mercato arretra di quasi vent’anni tornando ai volumi del 1993 e, a peggiorare un quadro economico già estremamente sfavorevole, interviene anche la preoccupazione per i possibili fermi o rallentamenti produttivi dovuti al sisma che sta interessando alcuni importanti distretti dell’industria manifatturiera. Moltissimo resta da fare, nel nostro Paese, per superare questo momento così critico e salvaguardare il futuro dell’industria nazionale, ed il tempo a nostra disposizione per dare segnali concreti di inversione di tendenza è poco”.

L’Italia totalizza a maggio – sesto mese consecutivo in calo – 147.102 immatricolazioni (-14,3%). Nei primi cinque mesi del 2012, i volumi complessivi si attestano a 684.962 unità (-18,9%). Secondo i dati ISTAT, l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra nel mese una variazione nulla su base congiunturale, seppur ancora in aumento del 3,2% nei confronti di maggio 2011. Ha contribuito a questo rallentamento dell’inflazione il calo dei prezzi dei beni energetici non regolamentati, in ribasso dell’1,6% rispetto ad aprile 2012. Calano dell’1,6% sia il prezzo della benzina che quello del gasolio per mezzi di trasporto, mentre il ribasso è più marcato per gli altri carburanti: -3,5%. La recente misura introdotta dal Governo per far fronte all’emergenza del violento terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna, ovvero il rialzo immediato dell’accisa sulla benzina e sul gasolio di due centesimi dal 31 maggio al 31 dicembre 2012, rischia di compromettere, nei prossimi mesi, questa dinamica, e di appesantire il bilancio già molto difficoltoso delle famiglie italiane, con un’ulteriore flessione dei consumi. Del resto, il clima di fiducia dei consumatori continua a calare. L’indice ISTAT a maggio diminuisce da 88,8 a 86,5. I giudizi e le aspettative sulla situazione economica del Paese risultano in sensibile peggioramento e aumenta anche il saldo relativo alle aspettative sulla disoccupazione.

Esaminando gli altri major markets, alla flessione a due cifre registrata in Francia ha contribuito il minor numero di giorni lavorativi di maggio 2012 rispetto a maggio 2011 (19 giorni contro 22 giorni). Nei primi cinque mesi dell’anno, le immatricolazioni totali ammontano a 840.073, in ribasso del 17,2% rispetto ai volumi di un anno fa. Le vendite ai privati risultano in ribasso del 14,7% nel mese, con una quota del 50,8% sul totale immatricolato. Le vetture aziendali calano del 21%, con una quota di penetrazione del 18,2%. Il noleggio a breve termine, tenendo conto della stagionalità, risulta in flessione del 4,7% nel mese, mantenendo, comunque, una quota di mercato piuttosto alta, pari al 16,8%.

Le vendite di vetture a benzina sono in ribasso del 15,5% nel mese e il diesel segna un calo del 17,4%, con una quota di penetrazione del 74,1%. Le vetture ibride superano la quota dell’1% sul totale immatricolato. Secondo l’Union française des industries pétrolières (Ufip), i consumi di carburante in Francia sono diminuiti del 4,4% a maggio (-8,8% per la benzina e -3,6% per il gasolio), nonostante i prezzi alla pompa siano scesi. Cala anche il mercato dell’usato, con una contrazione del 9,8% nel mese e del 2,9% nel cumulato da inizio anno. Sembra che il Governo francese stia prendendo in considerazione l’eventualità di misure di sostegno al settore automotive per contrastare la tendenza negativa del mercato.

Con il nuovo calo di immatricolazioni registrato a maggio, la Spagna totalizza 332.811 unità nel periodo gennaio-maggio 2012. L’Associazione spagnola dei Costruttori ANFAC fa notare che si tratta di volumi di mercato più vicini a quelli di Paesi come Olanda, Belgio e Marocco che non di uno dei principali Paesi produttori in Europa. Le vendite ai privati calano, per il ventitreesimo mese consecutivo, del 12,6%. Le vetture aziendali registrano un ribasso del 18,9%, mentre cresce il noleggio (+10,8%). Sempre secondo ANFAC, un piano di sostegno al mercato potrebbe produrre un incremento del PIL nazionale di 0,25 punti, generando 700 milioni di Euro di incassi aggiuntivi per lo Stato e creando 13.000 posti di lavoro sia nel settore della distribuzione che in quello produttivo. L’Associazione ha rivisto al ribasso le previsioni di chiusura d’anno a 750.000 unità.

La crescita del mercato inglese a maggio – la terza consecutiva e la più consistente da giugno 2010, che però beneficiava degli incentivi – è sostenuta dall’incremento delle vendite ai privati, in rialzo del 14,3%, con una quota di penetrazione del 42,9% e, in misura minore, da quello delle flotte (+4,8%). Nel progressivo da inizio anno, le immatricolazioni complessive risultano in crescita del 2,6%. Le vendite di vetture ad alimentazione alternativa, grazie all’immissione sul mercato di nuovi modelli, crescono del 31,8% nel mese. In crescita anche il diesel (+6,9%), con una quota di penetrazione del 52,4% e le vetture a benzina (+8,4%) con una quota del 46,3%. Secondo l’Associazione inglese dei Costruttori SMMT, la ripresa del mercato nei primi cinque mesi dell’anno indica che nonostante la situazione di instabilità finanziaria dell’Eurozona, il clima di fiducia dei consumatori si sta risollevando, e che sia i Costruttori che la rete di vendita stanno facendo un buon lavoro.

La contrazione delle vendite in Germania, che fa seguito a un primo quadrimestre in crescita, risulta condizionata, secondo l’Associazione tedesca dei Costruttori VDA, dal minor numero di giorni lavorativi di maggio 2012 rispetto a maggio 2011 (due giorni in meno). Nei primi cinque mesi dell’anno, comunque, i volumi di mercato superano dell’1,3% i buoni livelli raggiunti un anno fa. VDA sottolinea che mentre il mercato globale continua a crescere, la situazione dell’Europa occidentale è motivo di preoccupazione ed è necessario che l’Europa individui in fretta una strategia comune per risolvere la crisi del debito.

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