Arretra ancora il mercato dell’auto (Europa -9,2%, Italia -18,9%)

Secondo i dati diffusi da ACEA, e riferiti al complesso dei Paesi dell’Unione Europea allargata e dell’EFTA, il mercato europeo dell’auto chiude il mese di febbraio a -9,2% per un totale di 923.381 unità immatricolate. Nel primo bimestre 2012 le immatricolazioni complessive ammontano a 1.927.113 unità, in flessione del 7,8% sullo stesso periodo dello scorso anno. “Il mercato europeo continua ad arretrare e, come già il mese scorso, non trae beneficio neppure dal giorno lavorativo in più che, in media, si è registrato a febbraio 2012 rispetto a febbraio 2011 – ha dichiarato Guido Rossignoli, Direttore Generale ANFIA.

Pochi giorni fa Eurostat ha confermato la stima preliminare di metà febbraio secondo cui il PIL nell’Eurozona è calato dello 0,3% nel quarto trimestre 2011, così come quello della intera UE a 27, confermando quindi anche che stiamo attraversando una fase recessiva. Nell’Eurozona la crescita del Pil nel 2011 è stata dell’1,4% e nella UE dell’1,5% rispetto al +1,9% e +2% nel 2010.

Guardando all’auto, i mercati che hanno subito le perdite maggiori sono ancora Italia e Francia, che segnano nuovamente una contrazione a due cifre, mentre Spagna e Regno Unito riportano contrazioni di minore entità e la Germania rimane stabile sui livelli dello scorso anno. Il problema più sentito è il basso potere d’acquisto delle famiglie, a cui si aggiungono le difficoltà di accesso al credito sia al consumo sia ai concessionari, anello sempre più debole della catena distributiva”.

Il mercato italiano riporta a febbraio una contrazione del 18,9% rispetto allo stesso mese del 2011 (130.661 vs 161.194 unità), restando fermo ai livelli dei primi anni ottanta. In un quadro recessivo come quello che l’Italia sta vivendo, molti fattori incidono negativamente sulle possibilità di recupero della domanda. Secondo le stime preliminari ISTAT, a febbraio l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 3,3% rispetto a febbraio 2011. Crescono, in particolare, i prezzi dei beni energetici non regolamentati (+1,7% a livello congiunturale e +17% a livello tendenziale), con rialzi che riguardano tutti i carburanti: la benzina a +2,1% rispetto a gennaio 2012 e a +18,7% rispetto a febbraio 2011; il gasolio a +1,3% e +25,4% rispettivamente; in aumento anche il prezzo degli altri carburanti: +3,7% rispetto a gennaio 2012 e in flessione dello 0,6% su base annua. Sempre secondo ISTAT, inoltre, a febbraio si registra un aumento dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 91,8 a 94,2), ma, per quanto riguarda i beni durevoli, peggiorano sia i giudizi sulla convenienza all’acquisto immediato (con un saldo che passa da -88 a -100), sia le intenzioni di acquisto futuro per il breve termine (da -68 a -75).

Le marche italiane hanno registrato 66.249 immatricolazioni nel mese in Europa (-16,5%). Ancora in crescita i marchi Jeep (+58,1%) e Lancia/Chrysler (+3,1%). Nel primo bimestre le immatricolazioni delle marche italiane ammontano a 135.826 unità (-16,1%) e i marchi Jeep e Lancia/Chrysler crescono rispettivamente del 19% e del 5,8%.

Analizzando gli altri major markets, anche il mercato francese riporta nuovamente un calo a due cifre: -20,2%, con 163.010 immatricolazioni. A parità di giorni lavorativi, la contrazione si attesterebbe al 24%. Le immatricolazioni di vetture a benzina perdono 4 punti di quota nel mese, attestandosi al 24,9% del totale immatricolato; le vetture diesel, per contro, conquistano 4 punti raggiungendo il 73,6% del totale

immatricolato. Le vetture elettriche rappresentano lo 0,25% del mercato – il doppio delle vetture a GPL – e le vetture ibride lo 0,7%. Nei primi due mesi del 2012 le immatricolazioni complessive ammontano a 310.056

(-20,5%). Un anno fa, il mercato francese godeva ancora del sostegno degli eco-incentivi, validi per le autovetture immatricolate fino al 31 marzo 2011. Questo induce l’Associazione francese dei Costruttori CCFA a dichiarare che la flessione delle vendite è destinata a proseguire, se non a peggiorare, anche a marzo 2012. Le stime dell’Associazione sulla chiusura del 2012 prevedono un calo tra il 7 e il 10% sui volumi del 2011.

La Germania totalizza 224.318 immatricolazioni a febbraio, mantenendosi sugli stessi livelli di un anno fa (224.426 unità immatricolate). L’Associazione tedesca dei Costruttori VDA ribadisce che l’andamento del mercato domestico sta confermando le aspettative.

Il mercato inglese registra una flessione del 2,5% a febbraio, per un totale di 61.868 immatricolazioni. Nel cumulato da inizio anno i volumi complessivi si attestano a 190.721 unità (-0,8%). A febbraio le immatricolazioni di vetture diesel sono cresciute del 4,9%, raggiungendo una quota del 53,9% contro il 50,1% di un anno fa. In crescita anche le immatricolazioni di vetture ad alimentazione alternativa, che raggiungono l’1,5% del totale immatricolato nel primo bimestre. L’Associazione inglese dei Costruttori SMMT dichiara che il risultato di febbraio è pressoché allineato alle aspettative e accoglie con favore l’incremento del 2,1% delle vendite ai privati registrato nel primo bimestre. Febbraio è tradizionalmente un mese

caratterizzato da bassi livelli di immatricolazioni (poco più del 3% dell’immatricolato annuo), essendo immediatamente precedente al cambio delle targhe di marzo. SMMT auspica che il Ministro delle Finanze intervenga, proprio a marzo, sul rafforzamento della fiducia dei consumatori e degli operatori economici, incoraggiando gli investimenti privati e facendo in modo che non si verifichi un’ulteriore stretta sugli standard di vita. Questo anche mantenendo su livelli stabili il prelievo fiscale sulla motorizzazione e incoraggiando una disponibilità creditizia accessibile per tutti.

Per l’intero 2012 SMMT prevede 1,92 milioni di immatricolazioni, quindi poco sotto i livelli del 2011 (1,94 milioni di unità), anche se la stabilità del mercato è pesantemente condizionata dalla situazione dell’economia nel suo complesso.

Infine, la Spagna registra una contrazione delle immatricolazioni del 2,1% nel mese – nonostante febbraio 2012 abbia avuto un giorno lavorativo in più rispetto a febbraio 2011 – e dello 0,1% nel primo bimestre 2012.

Le vendite di vetture ai privati, in calo dell’1,9% a febbraio, risultano in flessione per il ventesimo mese consecutivo e il basso livello degli ordini raccolti lascia presagire una nuova contrazione anche in marzo. Anche le vendite di vetture aziendali, che avevano tenuto negli scorsi mesi, chiudono con un calo del 6,7% nel mese. Positivo il noleggio (+3,8% nel mese) che, nel primo bimestre riporta una crescita del 19,4% sullo stesso periodo del 2011.

L’Associazione spagnola dei Costruttori ANFAC denuncia il precoce innalzamento dell’età media del parco circolante: se il mercato prosegue su questo trend, nel 2014 il 50% delle autovetture in circolazione avrà più di 10 anni, con le note conseguenze negative in termini di impatto ambientale e di sicurezza sulle strade. Si pensi che, già oggi, il 40% del circolante è al di sotto dello standard Euro 3. Se la Spagna riuscisse ad elevare la qualità del suo parco circolante, inoltre, la spesa energetica legata ai consumi di carburante potrebbe essere ridotta della metà. L’industria automotive, per parte propria, ha fatto grossi investimenti per rendere la tecnologia sempre più accessibile ai consumatori, ma il rinnovo del parco è una questione su cui devono intervenire anche altri soggetti: dalle imprese private alla pubblica amministrazione.

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