Continua la battaglia di Federpneus contro l’evasione dell’Iva

Federpneus batte il ferro finché è caldo e, sfruttando l’onda dei controlli fiscali lanciati dal Governo Monti, insiste nella propria ormai annosa battaglia per ottenere una regolamentazione che combatta il fenomeno dell’evasione dell’Iva nel commercio dei pneumatici. Oltre a danneggiare l’erario, l’evasione dell’Iva determina infatti sul mercato un fenomeno grave di concorrenza sleale. L’associazione chiede da anni l’estensione anche al settore dei pneumatici della validità dei commi 2 e 3 dell’articolo 60 bis del Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972 n. 633, in base a cui la responsabilità per il pagamento dell’Iva ricade sia sul venditore che sull’acquirente.

Dopo alcune iniziative parlamentari sull’argomento non andate in porto, Federpneus il 22 gennaio 2009 pose ufficialmente il problema all’allora Ministro dell’Economia, senza ottenere alcuna risposta. Ad una successiva richiesta inoltrata il 4 ottobre 2010, il Ministero aveva risposto precisando che ”per attuare tale misura antifrode e’ necessario, da parte della competente Agenzia delle Entrate, una preliminare verifica sulla reale diffusione dei fenomeni evasivi nel settore delle cessioni dei pneumatici che giustifichi il richiesto intervento normativo”.
Ad un anno dall’ultima richiesta, Federpneus è tornata a scrivere al Governo, con una lettera indirizzata a Monti lo scorso 22 dicembre 2011.

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