Crisi e meteo fanno crollare il mercato delle moto (febbraio -36,4%)

Gelata sulle immatricolazioni di febbraio (veicoli maggiori di 50 cc) che vedono le moto in flessione del -35% con 4.370 pezzi e gli scooter che arretrano del -37,4% con 6.968 vendite. Il totale immatricolato si ferma a 11.338 veicoli pari al –36,4% rispetto al febbraio 2011. Questo mese pesa in media sul totale anno circa il 6%. Per i “cinquantini” il calo è più contenuto con 2.685 registrazioni pari al -28,4%. “Siamo seriamente preoccupati per una situazione di crisi che non mostra ancora segnali positivi, anche se nell’ultimo mese abbiamo avuto buona parte del territorio italiano interessato da forti nevicate e questo non ha certo aiutato la domanda di moto e scooter, che ha perso più di 6.000 immatricolazioni. In ogni caso per poter contare su un’inversione di tendenza nella prossima primavera, non si possono più rinviare interventi che da tempo chiediamo. In primo luogo occorre rimettere in moto le concessioni di credito al consumo, in particolare per la fascia degli utenti più giovani che oggi non ottengono credito perché hanno occupazioni a tempo determinato o comunque precarie. Le banche continuano a ricevere iniezioni di liquidità dalla BCE con bassi tassi di interesse, ma ancora non offrono condizioni accettabili per i potenziali clienti dei mezzi di trasporto.” – dichiara Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) – “L’altro grave problema che in alcune regioni del centro sud sta letteralmente strangolando il mercato è l’accesso all’assicurazione RC obbligatoria. Ci sono casi in cui non si riesce a trovare una compagnia disposta ad assicurare i veicoli, oppure le tariffe richieste sono talmente elevate da scoraggiare l’acquisto di mezzi il cui costo è spesso vicino a quello delle polizze. Tale situazione è peculiare del nostro Paese e non trova riscontro negli altri mercati europei. Se si vuole recuperare un clima di fiducia nei confronti delle due e quattroruote occorre modificare sostanzialmente la situazione attuale, sempre più insostenibile. E’ compito di tutti, assicurazioni, utenti e istituzioni pubbliche, perseguire le truffe e utilizzare tutti gli strumenti che possono servire ad abbattere i costi impropri.”

Nel primo bimestre dell’anno l‘immatricolato segna un -24,7% con 23.554 veicoli; di cui 15.000 scooter -21,6% e 8.554 moto -29,5%.

Scendendo nel dettaglio delle cilindrate si assiste a una perdita di volumi degli scooter di 125cc con 4.625 veicoli e un -24,1% che restano comunque il segmento più rilevante. Tengono meglio i 150-200cc con 3.554 pezzi -7,8%. In calo i 250cc con 910 veicoli -44,3%, e anche i 300-500cc scendono con 4.196 unità -42,7%. Il motivo di tale andamento è da ascriversi all’aumento di cilindrata di un modello leader di vendite che infatti fa aumentare in modo considerevole i maxiscooter oltre 500cc, con 1.715 vendite rispetto alle 238 dell’anno scorso, un incremento di 7 volte superiore.

Per le moto il decremento è distribuito su tutte le cilindrate, da quelle superiori ai 1000cc: 2.662 pezzi pari al -30,4%. A seguire i volumi delle moto tra 800 e 1000cc con 1.992 unità, e un -31,3% . Le medie cilindrate tra 650 e 750cc con 1.306 moto -33,6%, le 600cc con solo 425 vendite -52,2%. Ancora le 300-500cc con 936 pezzi -18,4%, le 250cc con 420 -15,3% e infine le 125cc con 770 moto e un -9,4%.

Analogo il quadro dei segmenti, in ordine di importanza: in discesa le enduro stradali con 2.730 pezzi -30% le naked con 2.168 unità -35,8% le custom con 916 vendite -29%, le sportive con 874 moto -34,2%; le moto da turismo contengono le perdite con 894 immatricolazioni e un -12,5%, le supermotard arretrano con 615 moto e un -24,1%.

In totale nel primo bimestre dell’anno sono state vendute 29.260 due ruote a motore (immatricolazioni + 50cc), pari al -24,2% rispetto allo stesso bimestre dell’anno scorso.

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