Bridgestone, il numero Uno di nome e di fatto

Luglio-settembre è un trimestre che si sta chiudendo bene per quasi tutte le aziende del settore pneumatici. Anche Bridgestone Corporation fa parte del gruppo e annuncia con soddisfazione risultati positivi per ricavi e profitti. Il fatturato del terzo trimestre è stato di 775 miliardi di yen (7,44 miliardi di euro), evidenziando una crescita del 9,9%. I nove mesi dell’anno hanno portato al primo produttore mondiale ricavi per 2.234 miliardi di yen (21,44 miliardi di euro), con una tasso di incremento medio del 7%. L’utile netto dei tre trimestri è stato di 81,95 miliardi di yen (786 milioni di euro) con una crescita del 22,8% su base annua. La quota relativa al business dei pneumatici è cresciuta in Europa e nel mondo anche oltre la media. Con i pneumatici Bridgestone ha infatti registrato vendite per 649 miliardi di yen (6,23 miliardi di euro), ossia un +11,2% e in Europa, con 110 miliardi di yen (1,06 miliardi di euro) ha migliorato i risultati ben del 17%. Per il 2011 la società ha rivisto al rialzo le stime, preventivando un utile netto di 115 miliardi di yen, un utile operativo di 194 miliardi e vendite per 3.130 miliardi.

Nella relazione trimestrale il produttore giapponese evidenzia come punti critici del 2011 i costi ancora relativamente alti delle materie prime e l’apprezzamento della valuta giapponese. Nonostante ciò, Bridgestone ravvede in Giappone dei “segnali di ripresa” dopo il catastrofico terremoto di marzo. Anche negli Stati Uniti e in Europa il trend è in una fase di recupero, anche se piuttosto lenta e debole. L’espansione in Asia continua ad accelerare invece, in particolare in Cina e India. In queste condizioni operative Bridgestone ha dunque continuato ad impegnarsi per raggiungere l’obiettivo di “diventare l’indiscusso N.1 al mondo nel settore dei pneumatici, di nome e di fatto”.

  La relazione trimestrale è disponibile nella sezione Numeri & Fatti

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