Nono podio di Vettel a Singapore

Il pilota della Red Bull Racing Sebastian Vettel ha conquistato la sua nona vittoria dell’anno, ma il secondo posto della McLaren di Jenson Button, unico potenziale sfidante di Vettel, lascia aperta la lotta per il Titolo, che proseguirà nel prossimo round del Campionato, in Giappone.

Il Gran Premio di Singapore – che si è svolto con temperature di oltre 30 gradi centigradi e umidità prossima all’80% – è una delle gare più dure della stagione, la più lunga in termini di tempo, per cui richiede i carichi di carburante più alti. Questo sottopone i pneumatici a uno stress enorme, anche per via degli impatti continui contro i cordoli e la presenza di 23 curve, che testano al limite la trazione.

Sabato, i top 10 si sono qualificati con i pneumatici P Zero Red supersoft ma, non avendo girato nel Q3, il pilota della Force India Paul di Resta ha scelto di partire dalla 10° posizione con i P Zero Yellow soft. Questa strategia ha permesso a Di Resta di completare il primo stint di 19 giri sui pneumatici soft quando la macchina era a pieno carico, prima di passare alle supersoft e poi chiudere la gara sulle soft. Percorrendo 33 giri con l’ultimo set di P Zero Yellow soft, il pilota scozzese ha chiuso al 6° posto, suo miglior risultato della stagione e primo dei piloti su due soste.

Vettel si è assicurato la vittoria con una strategia di tre pitstop, partendo con le supersoft prima di passare due volte alle soft per i due stint più lunghi nella parte centrale della gara. Il tedesco, in procinto di diventare il più giovane bi-Campione del Mondo nella storia della Formula Uno, ha chiuso la gara sui pneumatici supersoft, gestendo alla perfezione la sua strategia e restando al comando dal via al traguardo.

A metà gara, un incidente ha provocato l’uscita della safety car (sempre in azione in tutti e quattro i gran premi finora disputati a Singapore), che ha annullato i 22 secondi di vantaggio di Vettel, facendo entrare in scena un altro aspetto della strategia, dato che la maggior parte dei piloti di testa è rientrata ai box per sostituire i pneumatici. Un altro fattore che ha influito sulla strategia è stato il tempo richiesto dai pitstop, per via della pitlane di Singapore, lunga 404 metri, e un limite di velocità più basso: complessivamente, una sosta costa infatti oltre 30 secondi, anche se il tempo necessario per sostituire i pneumatici solitamente si attesta tra i tre e i quattro secondi.

La differenza in termini di velocità tra mescola soft e supersoft, poco più di un secondo al giro, ha creato molte opportunità di sorpasso durante tutta la gara, con manovre spettacolari dall’inizio alla fine. Il pilota della McLaren Lewis Hamilton è uscito dalla lotta per le prime posizioni dopo un contatto con Felipe Massa ma, nonostante il danno riportato nell’incidente, un drive-through e cinque visite ai box, è riuscito a sfruttare la velocità sia delle soft sia delle supersoft per risalire fino alla quinta posizione finale.

Il commento del Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery: “Sotto le luci di Singapore, abbiamo assistito a un gran premio davvero spettacolare, in cui la strategia è stata determinante. Caldo, umidità e lunghezza della gara hanno messo alla prova i nostri pneumatici, ma entrambe le mescole hanno assicurato prestazioni eccellenti nel corso delle due ore. Non si sono verificati problemi particolari e il degrado è stato nella norma, viste le caratteristiche di questa gara. Questo è stato uno dei gran premi più complessi dell’anno in termini di strategia e tutti i Team hanno impiegato un’ampia varietà di soluzioni. Abbiamo nuovamente assistito a un finale incandescente, con Jenson Button all’inseguimento di Sebastian Vettel fino alla bandiera a scacchi. Gli organizzatori hanno fatto un ottimo lavoro, rendendo Singapore uno degli highlights della stagione di Formula Uno.”

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