Automobilisti, vi siete mai chiesti che fine fanno i pneumatici fuori uso?

E’ online un nuovo sito realizzato da Ecopneus per informare i consumatori: www.contributopenumatici.it. Obiettivo della campagna informativa lanciata da Ecopneus, in collaborazione con Adiconsum, Assoutenti e Movimento Difesa del Cittadino, è di informare i cittadini sull’introduzione del contributo ambientale e sensibilizzarli sull’importanza della raccolta e del corretto trattamento di questa tipologia di rifiuto.

Destinatario dell’iniziativa non è dunque tanto l’operatore del settore, quanto l’automobilista che potrà aggiornarsi e approfondire tematiche come l’eco-contributo (a quanto ammonta, a cosa serva e come viene gestito), le attività di recupero dei pneumatici fuori suo, i vari utilizzi della gomma che si ricava dalla loro triturazione e molto altro. Le informazioni sono chiare, complete e approfondite.

Un esempio? Il contributo ambientale. Dal 7 settembre, infatti, tutti i cittadini che acquisteranno un pneumatico nuovo, vedranno indicato in modo chiaro e trasparente in fattura (o sullo scontrino fiscale) il contributo ambientale che copre i costi di gestione e recupero dei pneumatici fuori uso (PFU). Non si tratta di una nuova tassa, ma soltanto del costo necessario per la raccolta e il recupero dei PFU, finora inserito normalmente nel prezzo di servizio di sostituzione del pneumatico, e reso ora visibile e verificabile direttamente dal consumatore.

Il contributo ambientale, che diventa così controllabile e tracciabile in ogni suo passaggio, serve quindi esclusivamente a coprire i costi di recupero, contribuendo alla lotta a speculazioni e pratiche illegali e a contrastare il fenomeno delle discariche abusive e incontrollate di PFU, riducendo così i costi di bonifica delle zone contaminate che ricadono sui cittadini. La creazione di un sistema efficiente ed efficace di gestione dei pneumatici fuori uso contribuisce inoltre alla creazione di un sistema industriale e alla promozione di un’economia del riciclo in grado di garantire sviluppo economico e nuova occupazione.

Il ruolo di Ecopneus

A fronte dei contributi ambientali, Ecopneus coordinerà e realizzerà il ritiro gratuito dei PFU presso oltre 30.000 tra gommisti, autofficine, sedi di flotte di veicoli su tutto il territorio nazionale e il successivo invio agli impianti per il trattamento e recupero. Sono oltre 380.000 tonnellate di pneumatici che ogni anno arrivano a fine vita in Italia, un quarto delle quali (circa 100.000 tonnellate) vengono ancora abbandonati in discariche abusive, torrenti, fiumi, cave, campagne, deturpando il paesaggio e danneggiando l’ambiente.

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