I big sotto inchiesta sullo stoccaggio dei pneumatici

L’inchiesta giudiziaria, aperta dal pm Raffaele Guariniello della procura di Torino, a seguito di alcune segnalazioni, risale al 2008 e riguarda il metodo e i tempi di conservazione dei pneumatici da parte dei big in Italia: Pirelli, Michelin, Bridgestone, Continental e Goodyear. Secondo il pubblico ministero l’ipotesi di reato riguarda il codice del consumatore, che vieta l’immissione sul mercato di prodotti potenzialmente pericolosi, tra cui appunto i pneumatici che, con il tempo e con uno scorretto metodo di conservazione, subiscono un processo di deterioramento che li rende potenzialmente pericolosi, nonostante l’aspetto esterno “normale e accattivante”. Gli ispettori inviati a suo tempo dalla Procura avevano infatti segnalato nei depositi dei produttori migliaia di gomme che, dopo la fabbricazione, rimanevano in magazzino a volte per 10 anni, magari all’aperto o in gabbie prive di protezioni.

La Procura di Torino ha disposto nelle scorse settimane ulteriori controlli presso i centri di stoccaggio delle case produttrici e, per il momento, solo Pirelli risulta essersi adeguata alle prescrizioni che aveva imposto Guariniello, anche se – ha dichiarato il pm – “le altre tre grandi case costruttrici starebbero per adottare le precauzioni richieste”.

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