ETRMA: in Europa recuperati il 96% dei PFU

Secondo i dati pubblicati da ETRMA – European Tyre and Rubber Manifactured Association (l’Associazione europea dei produttori di Pneumatici e Gomme), nel 2010 circa 3,3 milioni di tonnellate di Pneumatici Usati sono stati gestiti nel “rispetto dell’ambiente” in Europa, un tasso di raccolta del 96%, superiore di 2 punti percentuali rispetto l’anno precedente. Escludendo i pneumatici inviati a ricostruzione o riutilizzo, sono stati 2,7 milioni i Pneumatici Fuori Uso inviati a trattamento, fornendo materiale per una larga varietà di applicazioni, per opere pubbliche e di ingegneria civile o come sostituto dei combustibili fossili in cementifici e centrali elettriche.

L’avvio di un sistema di gestione dei PFU anche in Italia sotto la guida di Ecopneus, secondo l’Associazione costituirà un importante nuova opportunità per la Comunità Europea: l’Italia infatti rappresenta il terzo mercato nella generazione di Pneumatici Usati dopo Germania e Regno Unito.

L’aumento del Recupero

Uno dei dati più interessanti del report ETRMA riguarda l’aumento della quota inviata a recupero di materia (+10%) corrispondente ad una diminuzione del recupero di energia (-3%). Dal punto di vista quantitativo, significa che oltre 1,3 milioni di tonnellate di PFU sono state avviate ad un recupero di materia e 1,2 milioni a recupero di energia.

A livello europeo, la produzione di polverino e granulato di gomma è la principale forma di recupero di materiale, assorbendo oltre l’80% del totale. Seguono le applicazioni che utilizzano PFU interi, come nell’ingegneria civile e lavori pubblici (18%), protezioni per banchine, stuoie e pavimentazioni temporanea (<2%)  e le acciaierie e le fonderie (<1%). Nel recupero di energia, l’industria del cemento è la destinazione del 92% in volume dei PFU avviati a recupero energetico.

La Responsabilità del Produttore

Secondo l’ETRMA, questo livello di recupero superiore a qualsiasi altro flusso di rifiuti, è dovuto agli sforzi di produttori, rivenditori e gestori del fine vita che hanno ottimizzato gestione e l’utilizzo di questi materiali. “Il rapido miglioramento nella gestione dei PFU – continua ETRMA – è dovuto sostanzialmente al diffondersi negli ultimi 10 anni, dei sistemi improntati sul principio della Responsabilità del Produttore”.

Sono 14 i paesi che operano secondo la Producer Responsibility in Europa, attraverso società di gestione create dai produttori di pneumatici con il compito di raccogliere e organizzare il trattamento di una quantità di pneumatici equivalente in peso a quanto immesso nel mercato. Il finanziamento del sistema è basato sull’applicazione di un contributo ambientale legato all’acquisto di un pneumatico nuovo. Secondo l’ETRMA, nei paesi europei cosi organizzati, i successi ottenuti nella raccolta, nel corretto invio a recupero e nella gestione complessiva, hanno portato ad una diminuzione costante dell’importo del contributo ambientale.

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