Infinity risponde a ETRMA: si tratta di triangolazioni illegali

A marzo di quest’anno l’associazione europea dei produttori di pneumatici ETRMA aveva verificato la conformità alle normative europee di 110 pneumatici prelevati sul mercato europeo. Di questi ben 12, e tutti di produzione cinese, contenevano oli high PAH, ad alto contenuto di idrocarburi policiclici aromatici, che sono vietati per tutte le gomme prodotte e vendute nell’Unione Europea a partire dal 1° gennaio 2010.

Infinity Tires, che compariva nella lista nera, ha ripetuto i test presso il TARRC (Tun Abdul Razak Research Centre), un laboratorio indipendente riconosciuto dall’associazione europea. Il “test dell’aromaticità”, condotto su diversi campioni, sarebbe stato, secondo quanto dichiara l’azienda, “superato largamente”.

La spiegazione tuttavia ai dati negativi riscontrati da ETRMA su prodotti casualmente prelevati sul mercato europeo c’è: secondo il produttore cinese si tratterebbe di triangolazioni illegali, dell’entrata cioè nel mercato europeo di prodotti che originariamente erano destinati ad altri mercati, dove queste restrizioni non ci sono.

“La maggior parte dei siti produttivi – ha dichiarato Jorge Crespo, General Manager di Infinity per l’Europa – hanno delle linee che non utilizzano gli oli aromatici e altre linee che invece ne fanno uso. Solo i prodotti oil free sono destinati al mercato e ai clienti europei e tutte le gomme inviate ai nostri distributori europei dopo il 1° gennaio 2010 non contengono nessuno degli oli vietati. Una gran parte di pneumatici però, sia premium che budget, destinati a mercati non comunitari, possono entrare in Europa attraverso importazioni illecite dai mercati ‘grigi’”.

La conformità alla legislazione europea è infatti il focus della strategia del produttore cinese per l’Europa e uno degli obiettivi d’investimento, ha spiegato Crespo, aggiungendo che Infinity Tires, non solo è certa che tutti i pneumatici destinati all’Europa sono a norma, ma si oppone anche fermamente a quella schiera di importatori che illegalmente, e indipendente dal brand, corrompono il mercato.

“Noi abbiamo sempre collaborato con le autorità per evitare e combattere quel tipo di operazioni illegali e volgiamo assicurare i nostri clienti che i prodotti che acquistano da noi o dai nostri distributori ufficiali sono della miglior qualità e rispettano la legislazione europea”, ha concluso Crespo.

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