Entro l’estate pronto il decreto per l’omologazione obbligatoria delle ruote

“Quanto è stato fatto per i freni un anno fa, lo faremo presto anche per pneumatici e ruote”. Sono le rassicuranti parole dell’architetto Maurizio Vitelli, direttore generale del Ministero dei Trasporti, che nell’ambito della tavola rotonda dal titolo “Il rispetto delle regole, un vantaggio per tutti”, svoltasi in occasione del salone Autopromotec, ha affermato che il decreto attuativo è al vaglio della Corte Europea.

Il Decreto attuativo, la cui emanazione è prevista, secondo Vitelli, entro l’estate, darà finalmente al mercato italiano delle normative chiare e cogenti per l’approvazione in aftermarket di ruote e pneumatici in alternativa a quelli originali previsti dalla casa costruttrice.

L’architetto Vitelli ha infatti dichiarato: “a breve rilasceremo un decreto riguardante cerchi e pneumatici, colmando le lacune normative esistenti; e poi, per mezzo del combinato disposto della legge 120/2010 (che ha modificato di recente il Codice della strada in materia di sicurezza) regolamenteremo la loro omologazione e approvazione. Un apposito tavolo tecnico vi sta lavorando da oltre un anno e l’approdo è ormai prossimo. A valle del nuovo decreto, l’omologazione dei cerchi sarà obbligatoria”.

Sul fronte della tutela della concorrenza leale, nel corso della stessa conferenza si è parlato inoltre di un importante provvedimento dell’Unione Europea che ha istituito un dazio antidumping sull’importazione delle ruote in alluminio per vettura originarie della Cina. “L’Agenzia delle Dogane – ha detto Angelo Infante, Coordinatore di Direzione della Direzione interregionale per l’Emilia Romagna e le Marche dell’Agenzia delle Dogane – dispone di strumenti per contrastare chiunque voglia aggirare i dazi antidumping. Al fine di coniugare le esigenze di tutela degli interessi tributari ed anche extratributari (in primo luogo salute e sicurezza) con quelle di velocizzazione dei traffici commerciali, tra tutte le spedizioni presentate (lo scorso anno quasi 12 milioni di dichiarazioni doganali, per un totale di quasi 17 milioni di singoli), mettiamo sotto la lente le spedizioni a rischio”.

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