Rolling Resistance tra sapere e sentire

Si parla tanto di riduzione della resistenza al rotolamento, dei suoi vantaggi, della tecnologia che serve per migliorarla, della sua necessità in un mercato sempre più alla ricerca di performance e al contempo sempre più ecologico, ma sentirla è un’altra cosa. Nella cornice di Autopromotec 2011, Yokohama ha organizzato una demo per testare la bassa resistenza al rotolamento del suo ultimo prodotto, il Bluearth, o meglio della sua ultima tecnologia, perché si tratta di una nuova risorsa che verrà applicata gradualmente a tutta la gamma, truck compreso.

Il metodo per effettuare il test è semplice e noto: una piccola rampa da cui viene lasciata scendere in folle l’auto, niente di complicato o pericoloso e qualcosa di facilmente realizzabile anche a casa. La dimostrazione di Yokohama ha messo a confronto il proprio, già performante, modello A-Drive e il nuovissimo Bluearth nelle misure 195/65 R15 91H, montati su una Golf 1.6 TDI lasciata scorrere per inerzia da una pedana di 80 cm.

Chi vi scrive ha potuto dunque provare prima la discesa silenziosa dello Yokohama A-Drive che ha portato la vettura a percorrere con facilità i già molti 55,2 metri e poi, a distanza di pochi minuti, giusto il tempo del cambio gomme, il nuovo Bluearth che, scorrendo dolcemente, ha portato l’auto a percorrere ben 81,5 metri, arrivando a ridosso del muretto di fine corsa. Non si fermava mai. Una sensazione di fluidità e di assenza d’attrito che lascia davvero impressionati e che rende tangibili le parole di molti spot e articoli tecnici. E tutto ciò, assicura Yokohama, senza rinunciare a nessuna performance di sicurezza.

Parlando poi con Roberto Pizzamiglio, direttore vendite vettura e 4×4 di Yokohama Italia, abbiamo saputo che inizialmente la pedana da utilizzare in fiera doveva essere di un metro di altezza, ma è stato necessario abbassarla a 80 cm perché altrimenti l’auto avrebbe sfondato il limite di campo.

I dati tecnici dichiarati dall’azienda sono una riduzione del peso del pneumatico del 17% rispetto al predecessore Super E-Spec, un abbassamento della resistenza aerodinamica del 3,6% e 0,4 dB di rumorosità in meno.

Tradotto in prestazioni in fase di rotolamento, Yokohama dichiara che il BluEarth percorre fino al 43% in più di distanza rispetto ad altri pneumatici eco, con conseguente risparmio di carburante e riduzione delle emissioni di CO2.

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