Chiude maggio a +7,6% il mercato dell’auto in Europa

Chiude con il segno positivo il mercato dell’auto europeo a maggio. Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione Europea allargata e dell’EFTA, le immatricolazioni ammontano a 1.252.599 unità, il 7,6% in più rispetto a maggio 2010 (1.63.812 unità). Nei primi cinque mesi dell’anno i volumi di immatricolazioni si attestano a 6.076.060 unità, in ribasso dello 0,4% rispetto al pari periodo dello scorso anno.

In Italia, dopo 13 cali consecutivi, iniziati ad aprile 2010, si registra, nel mese, il primo segno positivo da inizio anno: +3,6% per un totale di 170.603 vetture immatricolate. Nel cumulato da inizio anno il mercato risulta in flessione del 15,1%. Per i prossimi mesi, si prevede un andamento di segno positivo, anche se giugno 2011, molto probabilmente, si attesterà appena poco sopra i livelli di giugno 2010, considerando il basso livello di ordini raccolti a maggio 2011, al minimo storico per questo mese (-5,7% su maggio 2010).

Di fronte alle forti difficoltà in cui versa il settore, ANFIA ha recentemente espresso con fermezza la necessità di evitare che la riforma della fiscalità auto annunciata con il decreto legislativo sul federalismo fiscale comporti un aumento della contribuzione netta, visto che l’Italia detiene già il primato in Europa per la pressione fiscale sul settore: il 4,5% del PIL contro una media del 3,4%.

Le marche italiane registrano in Europa 90.820 immatricolazioni nel mese, in crescita dello 0,2% sui volumi di maggio 2010, mentre nel cumulato da inizio anno i volumi immatricolati ammontano a 437.341 (-13,5%).

“Il risultato positivo di maggio è trainato dalla crescita delle immatricolazioni in Germania (+22%), in Francia (+6,1%) e nei Paesi nuovi membri UE, – ha commentato Eugenio Razelli, Presidente di ANFIA – mentre negli altri maggiori mercati dell’Europa occidentale, la situazione rimane critica, se non decisamente preoccupante.

Occorre comunque tener presente che maggio 2010, il mese con cui avviene il confronto, non era stato buono, avendo registrato una flessione dell’8,7% rispetto a maggio 2009, con cali a due cifre per Germania, Italia e Francia. Per l’Europa nel suo complesso, ad oggi si prevede una chiusura del 2011 poco sotto i livelli del 2010, con un calo attorno all’1,1%, risultante da una flessione più marcata nell’area dei 15 Paesi UE e dell’EFTA , e da una crescita, invece, nei Paesi nuovi membri UE”.

Analizzando i 5 maggiori mercati europei, si segnala, in particolare, la crescita a due cifre riportata nel mese dalla Germania che, con 304.543 unità immatricolate, chiude a +22%. Il trend positivo innescato fin da inizio anno porta i volumi immatricolativi totalizzati nei primi cinque mesi del 2011 a 1.334.197 unità, il 13,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2010.

Dopo il calo registrato ad aprile, torna il segno positivo per il mercato francese, che a maggio 2011 totalizza 197.701 immatricolazioni, in crescita del 6,1% sullo stesso mese dello scorso anno. A parità di giorni lavorativi, i volumi di maggio 2011 (22 giorni, contro i 19 di un anno fa), risultano tuttavia in calo dell’8,3% su maggio 2010. Il nuovo sistema bonus-malus ha generato un incremento delle vendite di vetture con emissioni di CO2 comprese tra 91 e 110 g/km (400 Euro di bonus) del 123% nel mese, permettendo a questo segmento di raggiungere una quota del 28,7% sul totale venduto. Le immatricolazioni di vetture diesel sono cresciute del 13,1% nel mese, rappresentando il 75% del mercato: un rialzo in parte dovuto alla soppressione dell’incentivo all’acquisto di vetture alimentate a GPL (le cui vendite sono calate del 97% nel mese). Le vendite ai privati scendono del 6,7% a maggio, mentre quelle alle imprese, compreso il noleggio a lungo termine, salgono del 40% (arrivando a rappresentare il 19% del mercato). Nei primi cinque mesi dell’anno le immatricolazioni si attestano a 1.014.912, il 4,4% in più rispetto a gennaio-maggio 2010.

Per il Regno Unito, si registra a maggio l’undicesima contrazione consecutiva del mercato, ma anche la più contenuta da luglio 2010: -1,7% per un totale di 150.431 unità immatricolate. Nel periodo gennaio-maggio 2011 il mercato segna una flessione del 7,3%. L’Associazione nazionale dei Costruttori SMMT sottolinea la buona performance del segmento delle flotte (+11,1%) e delle auto aziendali (+0,7%) nel mese, e ribadisce che l’andamento del mercato risulta in linea con le previsioni. Il mercato è attualmente frenato dall’instabilità del quadro economico, con un calo della fiducia dei consumatori a causa dei bassi livelli dell’occupazione e della crescita dei salari, a fronte di un aumento del costo della vita. Per il terzo trimestre, l’Associazione prevede una stabilizzazione del mercato e per fine anno un totale di 1,93 milioni di immatricolazioni. La domanda dei privati continua a calare (-15,3% nel mese e -18,9% da inizio anno), mentre crescono le immatricolazioni di vetture diesel e di vetture del segmento Supermini.

Infine, la Spagna chiude il mese di maggio con un ulteriore calo a due cifre (-23,3%) per un totale di 78.870 immatricolazioni contro le 102.874 di un anno fa. Nel cumulato da inizio anno la contrazione è del 25,7% (358.830 unità). L’Associazione spagnola dei Costruttori ANFAC e quella dei concessionari GANVAM, tornano a rimarcare le favorevoli operazioni commerciali e promozionali messe in atto dalle Case auto e dalla rete distributiva, grazie alle quali lo sforzo economico del consumatore per l’acquisto di una vettura nuova – quindi più sicura e con una più completa dotazione tecnologica di serie rispetto alle precedenti – è più basso del 5% rispetto a 5 anni fa.

Dovrebbe aver contribuito a stimolare la domanda anche il recente Salone di Barcellona (14-22 maggio 2011), nella speranza che i preventivi formulati e gli ordini raccolti si traducano in immatricolazioni nei prossimi mesi. Le vendite alle imprese sono cresciute del 12,3% nel mese e del 9,4% da inizio anno, mentre le vendite ai privati risultano in calo del 45,4% e del 47,7% rispettivamente.

L’Associazione dei concessionari GANVAM invoca l’attivazione di un piano di svecchiamento del parco circolante – che per il 40% delle vetture supera i dieci anni di età, con un impatto negativo in termini ambientali e di sicurezza – ricordando che un simile intervento a sostegno della domanda avrebbe anche una ricaduta positiva in termini di entrate fiscali (IVA e imposta di immatricolazione) a favore dello Stato.

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