12 g/km di CO2 in meno con pneumatici verdi e TPMS

12 grammi di CO2 in meno al chilometro: è questo il risultato che è possibile raggiungere, secondo uno studio del Centro Ricerche Continental Autocarro, utilizzando pneumatici a bassa resistenza al rotolamento e dispositivi di monitoraggio della pressione delle gomme. Questo dato assume una rilevanza particolare dal momento che, proprio qualche giorno fa, sono stati resi noti i nuovi limiti per le emissioni di CO2 varati dalla Ue per i veicoli commerciali con peso fino a 3,5 t. La norma, approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dei Ministri dei Trasporti dell’Ue, prevede che la media delle emissioni dei veicoli passi da 200 a 175 grammi di CO2 al chilometro tra il 2014 e il 2017, per arrivare al traguardo di 147 g/km nel 2020. Questi limiti si applicano, come si è detto, ai nuovi veicoli commerciali con un peso fino a 3,5 tonnellate, ma entro il 2014 la Commissione potrebbe proporne l’estensione a minibus e furgoni fino a 12 tonnellate.

Per raggiungere questi nuovi obiettivi, secondo il Centro Ricerche Continental Autocarro, un apporto di fondamentale importanza può essere proprio quello dato dall’impiego congiunto di pneumatici a bassa resistenza al rotolamento e di strumenti di monitoraggio della pressione delle gomme. Secondo un documento ufficiale della Commissione Europea, infatti, i pneumatici a bassa resistenza al rotolamento “fanno diminuire le emissioni di CO2 di 7 g/km circa”. Sempre secondo una fonte ufficiale della Commissione Europea un sistema di monitoraggio della pressione delle gomme porta ad un risparmio di carburante, e quindi anche di emissioni di CO2, del 2,5%. Applicando questa percentuale a 200 g/km, che rappresenta la media attuale delle emissioni di CO2 dei veicoli commerciali leggeri, si ottiene una riduzione di 5 grammi al chilometro. Sommando a questi 5 grammi i 7 grammi derivati dall’impiego di pneumatici a bassa resistenza al rotolamento si ottengono 12 grammi di CO2 in meno al chilometro, che non sono certamente pochi.

“Si tratta, infatti, di una riduzione – dice Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental Italia CVT – che dà un contributo importante sulla strada per il raggiungimento degli obiettivi dettati dall’Unione Europea, obiettivi che Continental naturalmente ha fatto propri, come dimostra il fatto che ha esteso l’applicazione della tecnologia della bassa resistenza al rotolamento a tutta la sua gamma di pneumatici. E questo consente non solo di dare un contributo alla difesa dell’ambiente, ma anche di offrire agli utilizzatori una riduzione dei consumi e quindi dei costi”.

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