In Italia i veicoli commerciali chiudono l’anno a +6,2%

I veicoli da lavoro hanno archiviato l’anno 2010 con 186.738 unità, in crescita, secondo quanto comunicato da Unrae e Anfia, del 6,2% rispetto alle 175.902 vendite dell’anno 2009, che avevano rappresentato il livello più basso degli ultimi 11 anni.

Il totale anno si è mantenuto in attivo, grazie all’andamento del primo trimestre, che ha registrato una crescita del 26%, dovuta alla coda del programma di incentivazione alla rottamazione. Crescita che nel primo semestre si era portata al 15%. Il secondo semestre, infine – con le 17.395 unità vendute a dicembre, in flessione del 7,1% rispetto all’anno precedente – si è chiuso con una diminuzione del 2,6%, che ha ridotto, appunto, la crescita complessiva dell’anno 2010 ad un +6,2%.

Dall’analisi per segmenti, emerge un forte incremento dei mini cargo (+61,4%), dovuto in buona parte ai risultati del primo trimestre, e una ripresa dei furgoni grandi (+10%), grazie anche al lancio di importanti nuovi prodotti.

“La situazione macroeconomica – afferma Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’Unrae, l’Associazione delle Case estere – è tale da non far intravedere un’inversione di tendenza a breve termine, come dimostrato dall’andamento degli ordini, in calo ormai da diversi mesi”.

Nonostante questo quadro non positivo nel breve periodo, gli operatori si augurano che la tendenza ad una ripresa del mercato, che si sta manifestando in alcuni Paesi europei, in particolare in Germania, grazie ad un certo recupero dell’economia, possa quanto prima riscontrarsi anche in Italia.

“Per il totale 2011 – conclude Filipponi – stante le condizioni attuali, prevediamo un mercato in linea con i valori del 2010, ma con una mix che dovrebbe risultare più alta: più furgoni e cassoni e meno derivati vettura”.

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