Anfia commenta la flessione del mercato europeo dell’auto

Secondo i dati ACEA, ottobre (-16,1%) è il settimo mese consecutivo in flessione per il mercato automobilistico europeo, che da inizio anno registra un calo del 5% con solo la Spagna e il Regno Unito con segno positivo, a fronte della contrazione a due cifre della Germania e di indebolimenti più contenuti in Italia e Francia. Analizzando questi dati, Anfia, l’ Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, prevede una chiusura del mercato auto 2010 a -8% rispetto al 2009.

“Con i cinque maggiori mercati in flessione a due cifre, il risultato europeo nel mese non poteva che essere sfavorevole – ha dichiarato Eugenio Razelli, Presidente di ANFIA. “Nonostante i segnali di ripresa che cominciano ad essere avvertiti dalle imprese, l’incertezza della situazione economica permane, senza contare che, questo mese,hanno contribuito negativamente all’andamento del mercato anche i rincari dei prezzi dei carburanti registrati in alcuni Paesi e, nel caso della Francia, gli scioperi e i blocchi stradali contro la riforma delle pensioni voluta dal Governo.”

In Italia a ottobre la flessione è stata la più pesante da inizio anno: -28,8% con 139.740 unità immatricolate. Pur in presenza di un rialzo dell’indice di fiducia dei consumatori nel mese, guardando al mercato dei beni durevoli i giudizi sulla convenienza all’acquisto e le intenzioni di spesa a breve termine sono ancora improntati alla cautela.

Nei primi dieci mesi del 2010 i volumi complessivi di immatricolazioni ammontano a 1.683.119 unità, in calo del 7% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Considerando che la raccolta ordini è in ribasso del 22,8% nei primi dieci mesi dell’anno, la previsione di chiusura del 2010 si attesta su 1.940.000 unità, pari a una contrazione del 10,2%, ovvero 220.000 vetture in meno, sui volumi immatricolati nel 2009”.

Le marche italiane a ottobre totalizzano in Europa 73.774 unità immatricolate (-32,7%), mentre nei primi dieci mesi dell’anno i volumi complessivi si attestano a 896.467 unità (-16,3%).

La contrazione più marcata è quella avvertita dalla Spagna: -37,6% nel mese, con 61.366 unità immatricolate, mentre nel cumulato da inizio anno la variazione resta positiva rispetto ai primi dieci mesi del 2009: +9,4%, soprattutto per effetto dei benefici del Plan 2000E nella prima parte del 2010. Ottobre è il quarto mese consecutivo in decrescita per il mercato spagnolo dell’auto, con volumi di immatricolazioni che ci riportano indietro ai livelli di 15 anni fa.

L’Associazione spagnola dei Costruttori ANFAC prevede, per il 2011, una chiusura d’anno a 900.000 unità, il che significherebbe, per il terzo anno consecutivo, una performance di mercato sui livelli di inizio anni ’90.

Le ripercussioni negative di un mercato così fiacco – sostiene ANFAC – si fanno sentire sull’occupazione – sia nella rete commerciale, sia negli stabilimenti produttivi. In assenza di un recupero delle vendite, la Spagna non riuscirà a mantenere gli attuali livelli di produzione, anche perché le multinazionali perderanno ogni interesse ad investire nel Paese.

Nel Regno Unito, il mese di ottobre chiude a -22,2%, con 131.495 unità immatricolate. Positivo, anche in questo caso, il consuntivo gennaio-ottobre 2010, in rialzo del 4,8% sullo stesso periodo del 2009. Le immatricolazioni di vetture ad alimentazione alternativa sono in crescita del 13,7% nel mese e del 51,3% nei primi dieci mesi dell’anno. Il risultato del mese sconta il confronto con un ottobre 2009 supportato dal programma di incentivi – tant’è che, escludendo le immatricolazioni con incentivi (il 21,9% del mercato), il totale immatricolato nel mese è in linea con quello di ottobre 2010. Ha pesato, inoltre, il peggioramento del clima di fiducia dei consumatori.

Secondo l’Associazione inglese dei Costruttori SMMT, il 2010 si chiuderà a 2.026.000 unità (+1,5% sul 2009). I prossimi mesi saranno difficili, ma caratterizzati da una lenta e costante ripresa dell’economia, destinata ad alimentare un miglioramento della fiducia, e quindi della domanda, nel corso del 2011.

Segue la Germania, che registra a ottobre una flessione del 20%, con 256.775 immatricolazioni. Nel periodo gennaio-ottobre 2010 le immatricolazioni totalizzate ammontano a 2.423.627 unità, in ribasso del 26,8% sul 2009.

Infine la Francia, che a ottobre vede inasprirsi il calo delle immatricolazioni: -18,5% per un totale di 171.950 unità. Nei primi dieci mesi dell’anno il calo sullo stesso periodo del 2009 è dell’1,4%. Ottobre 2010 si confronta con un ottobre 2009 particolarmente positivo per effetto degli incentivi (+20% su ottobre 2008). L’Associazione francese dei Costruttori CCFA fa notare che la media giornaliera delle immatricolazioni del mese (8.164 unità) è superiore a quella di ottobre 2008 (7.609 unità) e che le immatricolazioni complessive di ottobre 2010 sono allineate a quelle di ottobre 2008 (175.000, con due giorni lavorativi in più) e di ottobre 2006 (173.000, con un giorno lavorativo in più).

E’ probabile, comunque, che negli ultimi due mesi dell’anno giochi a favore del mercato la scadenza del programma di incentivi, prevista per la fine del 2010, che dovrebbe determinare un incremento degli ordini di vetture che beneficiano del bonus.

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