Fioccano le polemiche sull’obbligo a Milano dei pneumatici invernali

Noi italiani, si sa, siamo bravi a lamentarci e appena emanata l’ordinanza milanese a tutto si è pensato fuorché alla sicurezza. Se infatti la neve ancora non fiocca, subito sono fioccate su stampa e blog le polemiche contro l’ordinanza della Provincia di Milano che prevede, per gli automezzi fino a 35 quintali, l’obbligo di montare pneumatici invernali o di tenere le catene da neve a bordo. L’accusa principale rivolta assessore alle Infrastrutture e Mobilità della provincia di Milano, Giovanni De Nicola, è che la Provincia voglia "far cassa". Il provvedimento prevede infatti una multa di 78 euro per chi non rispetta le regole, ma sarà possibile arrivare anche al fermo del veicolo con relativa sottrazione di punti dalla patente. L’assessore si schermisce invitando i vigili a non essere “troppo zelanti” e ad applicare la legge con un certo buon senso, evitando ammende quando le condizioni climatiche non lo rendano veramente necessario. “L’ordinanza vuole aumentare la sicurezza sulle strade. Vogliamo evitare la paralisi del traffico com’è successo con la nevicata dell’anno scorso. Spero che i comuni non guardino alla nostra iniziativa come a una possibilità di fare cassa con le multe». Tra i dubbi dei cittadini c’è poi la difficoltà nel distinguere quali strade siano provinciali e quali no. L’ordinanza si applica infatti solo nei circa 900 chilometri di strade provinciali, ma non in città, né su strade gestite da altri enti locali, tipo le regioni e i comuni. E poi i tempi stretti per mettersi in regola, la scarsità di preavviso e attività informativa, il rischio di rivalsa delle compagnie assicurative in caso di inottemperanza alla nuova regola e non ultimi i costi che le famiglie dovranno sostenere.

“Siamo la prima provincia in Italia a presentare un’ordinanza di questo tipo” dichiara De Nicola. «Le strade provinciali di Milano coprono circa 900 chilometri. E non è più tollerabile che autoveicoli privi di pneumatici invernali o di catene da neve si blocchino provocando la paralisi della mobilità sulle strade provinciali e la conseguente congestione dei centri urbani». La Provincia di Milano è la prima in assoluto ad adottare tale misura ma, come precisato dall’assessore, la speranza è che anche altre province seguano l’esempio, con l’invito di adottare la misura rivolto anche al Comune di Milano, sulle cui strade la Provincia non ha alcuna competenza.

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