Sesto mese con segno negativo per l’auto in Europa

A settembre, per il sesto mese consecutivo, il mercato europeo dell’auto registra un segno negativo. Secondo i dati ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione Europea allargata e dell’EFTA, la contrazione si attesta a -9,2% rispetto a settembre 2009, con 1.261.643 unità immatricolate. Nel cumulato dei primi nove mesi dell’anno, i volumi complessivi di immatricolazioni in Europa ammontano a 10.564.453 unità, con un calo del 3,7% sullo stesso periodo dell’anno scorso.

In Italia, con 154.429 unità immatricolate, il mercato segna una contrazione a due cifre nel mese, pari al 18,9% in meno rispetto ai volumi registrati a settembre 2009. La situazione economica incerta e la gradualità della ripresa del livello di fiducia dei consumatori sono i due fattori maggiormente responsabili di questo risultato. Da gennaio a settembre le immatricolazioni si attestano a 1.542.433, in flessione del 4,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per la fine dell’anno, anche considerando che la raccolta ordini è in calo del 23,1% da inizio 2010, Anfia prevede una flessione del 10-11% rispetto al 2009, a quota 1,93 milioni di unità immatricolate.

‘‘Per il terzo mese consecutivo tutti e cinque i maggiori mercati europei (Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna) riportano una contrazione dei volumi di mercato” ha commentato Eugenio Razelli, Presidente di ANFIA. “In Europa, infatti, la domanda di autovetture stenta a risalire,nonostante si intravedano i primi cenni di ripresa del livello di fiducia delle imprese e dei ritmi produttivi, in buona parte sostenuti dalle esportazioni nei mercati emergenti. Nel complesso dei Paesi dell’Unione Europea allargata e dell’EFTA, il 2010 dovrebbe chiudersi con un calo complessivo delle immatricolazioni di autovetture intorno al 10%, con andamenti piuttosto diversi nei vari Paesi. Nell’ambito dei maggiori mercati occidentali, la Francia, ad esempio, registrerà una flessione un po’ più contenuta, soprattutto perché il programma di supporto al rinnovo del parco è stato prolungato maggiormente’’.

In Francia si registra anche a settembre la flessione meno marcata: -8,2% con 169.944 unità immatricolate. Nei primi nove mesi del 2010 le immatricolazioni risultano in linea con i volumi dei primi nove mesi del 2009 (+0,8%). L’associazione francese dei Costruttori CCFA, riguardo alle previsioni di chiusura del 2010, parla di sostanziale caduta del mercato, seppur mantenendosi al di sopra dei 2 milioni di unità.

Segue il Regno Unito che, con 335.246 unità immatricolate nel mese, riporta una flessione dell’8,9%. I volumi immatricolati nel cumulato da inizio anno risultano in crescita del 7,8% rispetto allo stesso periodo del 2009. Secondo l’Associazione inglese dei Costruttori SMMT, nonostante il calo registrato nel mese, la domanda di auto nuove si è stabilizzata e il 2010 si manterrà sui 2 milioni di unità, poco sopra i livelli del 2009. L’incremento dell’IVA, previsto per Gennaio 2011, potrebbe provocare una leggera anticipazione della domanda di auto nuove entro la fine dell’anno. SMMT afferma, inoltre, che sarebbe opportuno che il Governo affiancasse al programma di austerità un programma di misure volte ad accrescere la fiducia dei consumatori e delle imprese.

La Germania a settembre totalizza 259.748 immatricolazioni, con un calo del 17,8% rispetto a settembre 2009. Nei primi nove mesi del 2010 le immatricolazioni sono scese del 27,5% rispetto al pari periodo del 2009. L’associazione tedesca dei Costruttori VDA afferma che a settembre si è assistito ad una ripresa degli ordini sul mercato domestico, cresciuti di oltre il 10%, e prevede che per fine anno si vedrà risalire anche la domanda.

Infine la Spagna, che con 56.280 unità immatricolate nel mese, riporta la flessione più pesante: -27,3% rispetto a settembre 2009. Si tratta del terzo calo consecutivo, che riporta il mercato sui livelli del 1995. Le immatricolazioni dei primi nove mesi del 2010 restano superiori del 16,2% rispetto allo stesso periodo del 2009, sebbene questo tasso di crescita si sia ridotto nel terzo trimestre dell’anno. L’Associazione spagnola dei Costruttori ANFAC sottolinea che il crollo degli ordini (-50% circa) registrato a settembre lascia intravedere risultati molto negativi per i prossimi mesi e ricorda che la caduta del mercato prevista per questa seconda parte dell’anno, una volta terminati gli incentivi al rinnovo del parco, si sta rivelando molto pesante, mettendo a rischio l’occupazione sia nel comparto della distribuzione sia in quello della produzione. La difficile situazione economica, unita alla debolezza della domanda e all’elevato tasso di disoccupazione, colpiscono in particolare le vendite di autovetture ai privati.

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